Gli italiani non sanno l'inglese: a dare l'allarme erano già, nel mese di dicembre, le statistiche dell’Indice di conoscenza dell’inglese EF. Ad essere calcolato è il livello medio di padronanza dell’inglese di un Paese attraverso l’analisi dei dati provenienti da due differenti test di inglese EF, sostenuti ogni anno su internet da centinaia di migliaia di volontari (vedi La scuola italiana non insegna l'inglese).
Le cause. Ora però, lo confermano i fatti che sono sotto gli occhi di tutti: troppo pochi gli insegnanti madrelingua, troppo alta la percentuale dei film doppiati (93%), pagine web e letture in lingua italiana. Sono queste, stando alle statistiche EF e al commento di alcuni esperti del settore, le cause del dilagante analfabetismo italiano in materia di lingue straniere.
Start up. "Mettiamo a confronto due Paesi europei profondamente diversi per quanto riguarda la posizione sull'inglese, come Italia e Danimarca", spiega Patricia Franciskovic, 26enne responsabile del progetto PiliPop, start up nata per comprendere il disinteresse del Bel Paese nei confronti della cultura anglosassone. "Stando ai dati raccolti attraverso la nostra applicazione, concludiamo che ci sono delle differenze abissali: nel Grande Nord, il 43% dei bambini parla quotidianamente inglese, in Italia è tanto se 1 adolescente su 10 guarda qualche film che non sia nella propria lingua madre".
I problemi e le cure. Tra i possibili problemi che derivano dall'analfabetismo diffuso ricordiamo la difficoltà per i laureati nel relazionarsi con persone provenienti da altre realtà in ambito lavorativo, oltre che una progressiva chiusura nei confronti del mondo che ci circonda. Possibili cure, in perfetto accordo con quanto accade (a livello preventivo) nei Paesi che padroneggiano bene la lingua inglese, potrebbero essere la visione di cartoni animati in lingua straniera per i bambini in età prescolare e frequentanti la scuola elementare, la riduzione del numero di ore frontali di spiegazioni, la lettura di libri in lingua inglese oppure il mantenimento dei contatti con persone che vivono all'estero.
Voi cosa ne pensate? Ritenete che quelli elencati possano essere dei "rimedi" utili? La vostra scuola vi prepara bene nelle lingue straniere, in inglese in particolare? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto!