Timore riverenziale, ecco come definire la paura che ogni studente ha per i propri professori, che non è molto diverso da quello che i rappresentanti hanno per il Dirigente Scolastico. Ma come comportarsi? E’ giusto arrendersi?
La risposta è senza dubbio NO. Non bisogna rinunciare ai propri obiettivi solo perché il potente di turno si infastidisce, se siete convinti che il vostro comportamento sia corretto e che il vostro obiettivo sia nobile, non dovete fermarvi di fronte a niente a nessuno, non è così che si risolvono i problemi. Se il vostro professore o il vostro preside non vuole parlare di un argomento perché lo mette a disagio, il comportamento da non assumere è quello di far passare tutto sotto silenzio. Se c’è qualcosa che non funziona, tirate fuori il coraggio, la scuola è casa vostra, quindi dovete essere capaci di risolvere i problemi.
Ma come usare la parola? Ci sono molti modi, alcuni fanno sempre al caso nostro, altri sono da dimenticare. Se possibile evitate sempre e comunque lo scontro diretto, alle autorità non piace essere messe in discussione. Non sfidateli, non dichiarate guerra, perché è il primo passo verso una sconfitta. Imparate ad usare il linguaggio in modo da far intuire quello che volete dire senza sbandierare in faccia al professore di turno che è un emerito idiota, non ne vale la pena, rischiate solo di farvelo nemico. Cercate, ovviamente senza perdere la pazienza, di spiegargli cosa vedete di sbagliato, ovviamente ponendovi sempre dalla parte del torto, è un buon modo per iniziare. Frasi del tipo “forse ho capito male, ma …” sono perfette, state già ponendo in dubbio di aver ragione, ma dovete poi essere capaci di presentare il comportamento sbagliato come un’assurdità. Poniamo il caso che il vostro amatissimo preside abbia deciso di non accendere il riscaldamento perché non ci sono i soldi, dirgli “lei ha deciso di spegnere il riscaldamento, bene, è un errore” è il modo migliore per ritrovarsi fuori dalla presidenza senza capire neanche perché. Cosa ne pensate invece di “Scusi se la disturbo, forse mi hanno riferito male o ho capito sbagliato, ma mi è giunta voce che lei abbia deciso di lasciare gli studenti al freddo, ho capito male?”. State ponendo il fatto come un’assurdità tale che non potrà dirvi che lo ha fatto veramente.
Forza ragazzi, tirate fuori il coraggio, ma non siate spavaldi. Non lasciate che le ingiustizie rovinino la vostra vita, perché questi sono gli anni migliori della nostra vita, è sbagliato lasciare che un professore ve li rovini.