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La più grande paura dei giovani? Non trovare lavoro e rimanere soli!

9 maggio 2016

Alcuni ragazzi studenti all'Università di Scienze della Formazione di Udine hanno deciso di avviare uno studio sui ragazzi come loro per scoprirne le paure. Persino la coordinatrice del progetto è una studentessa, che però è stata sostenuta da una docente di Sociologia già con una certa esperienza nel campo dei giovani.

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Probabilmente vi sembrerà strano, ma l'intero sondaggio e le interviste degli studenti agli altri ragazzi non sono stati effettuati vis-à-vis, ma tramite le chat dei cellulari o dei computer. Secondo gli studenti infatti, che conoscono bene il mondo dei giovani, questo era il modo migliore per far sì che gli intervistati  si aprissero senza remore.

È così è stato. Circa 100 ragazzi hanno formato il campione che ha costituito l'oggetto di studio e che era abbastanza omogeneo, formato per la metà da femmine e per la metà da maschi, sia studenti, sia studenti-lavoratori e disoccupati, quasi tutti del Nord Italia.

La loro paura più grande (o la paura della maggior parte di loro) si è rivelata essere quella di non trovare il lavoro perché questo corrisponderebbe per loro a non soddisfare i propri parenti, ed infine rimanere soli. Rimanere senza lavoro significa infatti per noi giovani anche non riuscire a mettere i soldi da parte per poter comprare una casa dove vivere con una famiglia propria, e di conseguenza rimanere senza una famiglia. La solitudine quindi è la vera paura che si nasconde dietro a quella di non trovare lavoro.

Eppure la paura del non trovare lavoro è più complessa di quello che potremmo pensare, perché noi ragazzi non abbiamo paura di trovare un qualsiasi lavoro, ma abbiamo paura di non trovare il lavoro che è più adatto a noi, insomma il lavoro che corrisponda alla nostra passione o che comunque ci soddisfi, sia in termini di soldi sia come persone. E, inoltre, abbiamo paura di trovare un lavoro che ci faccia stare lontano dai posti e dalle persone care.

Ci fa quasi sorridere che i primi dati dello studio siano stati pubblicati dopo l'1 maggio, la festa dei lavoratori, e anche certe affermazioni dette da giovani come noi che vivono in un posto così globalizzato, dove i voli low cost sono all'ordine del giorno, come il fatto di aver paura di stare lontano da chi si ama.

Ma forse è proprio quello che ci rende umani: le emozioni che ancora vivono sotto l'apparenza di un mondo che sembra essere dominato dallo stress per il lavoro, dalla voglia di guadagnare sempre più soldi e di apparire.

E voi di cosa pensate di aver paura? Scrivetecelo nei commenti qui sotto!
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