Alcuni ragazzi studenti all'Università di Scienze della Formazione di Udine hanno deciso di avviare uno studio sui ragazzi come loro per scoprirne le paure. Persino la coordinatrice del progetto è una studentessa, che però è stata sostenuta da una docente di Sociologia già con una certa esperienza nel campo dei giovani.

Probabilmente vi sembrerà strano, ma l'intero sondaggio e le interviste degli studenti agli altri ragazzi non sono stati effettuati vis-à-vis, ma tramite le chat dei cellulari o dei computer. Secondo gli studenti infatti, che conoscono bene il mondo dei giovani, questo era il modo migliore per far sì che gli intervistati si aprissero senza remore.
È così è stato. Circa 100 ragazzi hanno formato il campione che ha costituito l'oggetto di studio e che era abbastanza omogeneo, formato per la metà da femmine e per la metà da maschi, sia studenti, sia studenti-lavoratori e disoccupati, quasi tutti del Nord Italia.La loro paura più grande (o la paura della maggior parte di loro) si è rivelata essere quella di non trovare il lavoro perché questo corrisponderebbe per loro a non soddisfare i propri parenti, ed infine rimanere soli. Rimanere senza lavoro significa infatti per noi giovani anche non riuscire a mettere i soldi da parte per poter comprare una casa dove vivere con una famiglia propria, e di conseguenza rimanere senza una famiglia. La solitudine quindi è la vera paura che si nasconde dietro a quella di non trovare lavoro.
Eppure la paura del non trovare lavoro è più complessa di quello che potremmo pensare, perché noi ragazzi non abbiamo paura di trovare un qualsiasi lavoro, ma abbiamo paura di non trovare il lavoro che è più adatto a noi, insomma il lavoro che corrisponda alla nostra passione o che comunque ci soddisfi, sia in termini di soldi sia come persone. E, inoltre, abbiamo paura di trovare un lavoro che ci faccia stare lontano dai posti e dalle persone care.
Ci fa quasi sorridere che i primi dati dello studio siano stati pubblicati dopo l'1 maggio, la festa dei lavoratori, e anche certe affermazioni dette da giovani come noi che vivono in un posto così globalizzato, dove i voli low cost sono all'ordine del giorno, come il fatto di aver paura di stare lontano da chi si ama.
Ma forse è proprio quello che ci rende umani: le emozioni che ancora vivono sotto l'apparenza di un mondo che sembra essere dominato dallo stress per il lavoro, dalla voglia di guadagnare sempre più soldi e di apparire.
E voi di cosa pensate di aver paura? Scrivetecelo nei commenti qui sotto!