
Dopo il successo ottenuto con le iscrizioni online, il Miur ha analizzato le oltre 500mila richieste registrate per definire un quadro di quelle che sono le tendenze e le preferenze dei giovani italiani. Il Ministero ha inoltre classificato i risultati anche su base regionale, in modo tale da rendere le statistiche ancora più concrete e specifiche per contesto sociale.
Come succede da tempo, i licei si sono aggiudicati la fetta maggiore degli studenti, quasi la metà. Il 49% infatti ha preferito il percorso liceale a tutti gli altri, nonostante la crisi economica inizi a far orientare i giovani sempre più verso le scuole di carattere tecnico. Questi dati si traducono purtroppo nel fenomeno del sovraffollamento delle aule di cui si sta discutendo in questi giorni. Tra i licei è quello scientifico a dominare (16,5%), ma anche tecnologico e linguistico guadagnano un po' di terreno. L'unica macchia è il classico: il settore umanistico non riesce a far meglio che attirare il 6,1% degli iscritti.
{ads:box_468_60}A crescere appunto sono anche gli istituti tecnici, i quali si sono accaparrati più del 30% delle iscrizioni. Quasi il 19% ha scelto gli istituti tecnologici, con un occhio di riguardo un settore in forte crescita qual è l'indirizzo di Informatica e Telecomunicazioni (4,9%). Un dato curioso riguarda gli istituti professionali. Complessivamente hanno raccolto il 19% delle richieste, ma a colpire è il 9% di ragazzi che ha optato per l'indirizzo di Enogastronomia e ospitalità alberghiera, con i picchi più elevati registrati nelle regioni meridionali più legate al turismo.
Ciò che preoccupa però è il tasso di abbandono delle nostre scuole. Il Censis evidenzia come l'11,6% degli studenti abbandoni la scuola entro il primo anno di superiori. Un numero altissimo, ma che non è nulla se si considera che il 26% del totale, un giovane su 4, non raggiunge la maturità.
Quale credete che possa essere il percorso scolastico migliore in questi tempi di crisi? Credete ancora nelle possibilità offerte dai licei o siete convinti che sia meglio imparare un lavoro e studiare per qualcosa di più pratico? Infine, come mai così tanti ragazzi smettono di studiare?
Riccardo Gemma & Simone Cioè