L'Ighilterra sembra essere prossima a una revisione delle regole sull’immigrazione degli studenti stranieri. Ma le università non ci stanno.
Negli ultimi giorni hanno fatto molto scalpore le parole del Segretario di Stato agli interni Theresa May, secondo cui le frontiere inglese andrebbero chiuse a chiunque non abbia un lavoro. Le regole non dovrebbero essere valide solo per gli extracomunitari, ma anche per i cittadini europei.
Cosa cambierà per noi studenti stranieri? In breve, andare a studiare in Inghilterra potrebbe diventare molto più complicato e, finiti gli studi, ci sarebbe l’obbligo di ritornare in patria. Il concetto, espresso dal segretario, è che moltissimi studenti, finiti gli studi, decidano di restare in Inghilterra anche senza un lavoro. Per arginare questo problema, l’idea è quella di concede un visto da studente. Quindi, alla fine del percorso di studi, o hai un lavoro, o sei pregato di lasciare il Paese.
Ma, a gran voce, le università inglesi hanno detto no. In particolare, a esprimersi contro questa proposta è stato Sir Keith Burnet, nonché vicepreside di uno degli atenei universitari inglesi. Secondo lui la possibilità di studiare in Inghilterra ha sempre rappresentato più di una semplice opportunità e tantissime delle persone più influenti al mondo, tra cui Bill Clinton, hanno studiato nelle università inglesi come studenti stranieri. Chiudere le frontiere e ostacolare questo processo porterebbe a una diminuzione della multiculturalità delle università.
Il clima che respira in questi ultimi giorni è abbastanza teso. Non si riesce a capire quanto le parole del segretario siano affidabili e quanto uno strumento di propaganda politica. Fatto sta che, se l’Inghilterra dovesse decidere di controllare gli accessi al proprio territorio anche per i cittadini UE, diventerebbe molto complicato riuscire a studiare e poi a rimanere sull’isola.
E tu cosa ne pensi? Solo parole o tentativo di cambiare le regole? Faccelo sapere nei commenti.