In tutta Italia il 5 e 6 dicembre sono stati caratterizzati da diverse forme di protesta,
occupazioni,
manifestazioni degli operai metalmeccanici e cortei di studenti, hanno invaso le città e le scuole del nostro Paese. Per fortuna
non si sono verificati danni di importante rilevanza in nessuna città, ma l'impatto mediatico e culturale che queste proteste hanno portato è in continua crescita, segno che
qualcosa sta veramente cambiando forse.
Gli avvenimenti più importanti sono stati nella
città di Torino,che già il 5 Dicembre era stato centro di “scontri” tra polizia e studenti durante l'apertura dell'anno accademico del Politecnico,dove
sono stati lanciate uova e fumogeni contro la Sede del MIUR, poco dopo un
gruppo di studenti è entrato all'interno della Mole Antonelliana riuscendo ad appendere uno striscione che citava:
“Scegliamo l'Europa delle lotte. Strike again”, forte segno che l'intenzione non è quella di fermarsi. Contemporaneamente ai piedi della Mole altri ragazzi hanno affisso uno striscione con su scritto:
“Siamo la generazione che non si arrende”.
Bologna, Pisa, Genova, Palermo e Roma sono state le città che hanno accolto, tra manifestanti FIOM e studenti, il maggior numero di partecipanti alle proteste, vari cortei hanno sfilato per le piazze e le vie dei centri urbani
causando non pochi problemi al traffico cittadino che in molti casi ha dovuto subire modifiche.
Infine vorremmo lasciarvi con
un'intervista svolta a 3 rappresentanti di 2 istituti di Asti, in Piemonte, durante l'occupazione avvenuta nei giorni 5 e 6, in modo che possiate capire cosa si prova e quali sono
i pensieri che accomunano e hanno spinto questi ragazzi ad intervenire con una forma di protesta di così elvata importanza.
L'augurio è quello di vedere
sempre più studenti scendere in piazza per difendere il loro futuro e che
le giornate del 15 e 16 Dicembre portino ancora una volta all'attenzione delle istituzioni la situazione in cui si trovano migliaia di ragazzi italiani
e che le cose comincino a cambiare, perchè solo così si può sperare in un futuro diverso.
Cioè Simone & Gemma Riccardo