La carriera è meno importante della sicurezza economica: questo è il dato che emerge da un'indagine di Skill Risorse Umane effettuata sui giovani impiegati assunti dalla Metelli di Cologne. Alla fine, il desiderio più forte e condiviso tra i Millennials è proprio questo: quello di avere una retribuzione che li faccia sentire sicuri e non costantemente precari.
Se da un lato è vero che la generazione Y è quella più propensa e abituata a cambiare frequentemente lavoro, dall'altro questo non vuol dire che la stabilità economica debba essere un requisito assente. Al contrario, risulta essere una delle principali priorità. Quali sono le strategie che le aziende dovrebbero adottare per cercare di non far scappare i propri dipendenti, ma incentivarli a restare? La prima, indubbiamente, è di investire sul capitale umano.
Le priorità dei Millennials
L'indagine citata ha coinvolto giovani impiegati dal 2013 nell'area tecnica ma anche in quella amministrativa. Tra le priorità venute fuori, importantissime risultano la crescita e lo sviluppo a livello professionale, il bisogno di ricevere una retribuzione adeguata, la necessità di ottenere una certa stabilità e non vivere nella precarietà costante - condizione che influenza negativamente anche i risultati sul lavoro. Significativo e ambito è anche il desiderio di lavorare in un ambiente sano e positivo, nel quale possano maturare relazioni costruttive tra i colleghi.
Scarso interesse a fare carriera
Dall'analisi del rapporto tra colleghi, dei valori condivisi nelle aziende e i ruoli ricoperti, è stato messo in luce il fatto che i Millennials non hanno particolari intenzioni di fare carriera. Il sogno che i dipendenti più giovani desiderano tanto raggiungere non è legato alle posizioni di vertice, bensì alla sostanza, al benessere condiviso, soprattutto dal punto di vista umano.
Il rapporto con i colleghi
Per i Millennials andare d'accordo con gli altri dipendenti non è un optional, e per fortuna le aziende lo hanno ben capito. Gli esseri umani, strano ma vero, vengono messi al centro della dimensione aziendale: la positività dei rapporti tra i dipendenti ha dirette ripercussioni anche sul clima dell'azienda stessa, che risulta essere più che favorevole. La formazione dei dipendenti viene vista come un punto di forza e non una perdita di tempo, andando dunque incontro al soddisfacimento di desideri e aspettative che ognuno di loro ha.