
« In questi giorni si discute molto dell’Alternanza Scuola-Lavoro; un progetto che dall’anno 2012 è in atto in alcuni istituti del nostro paese. Quest’ultima si svolge nelle scuole secondarie di secondo grado, ed è un percorso che aiuta i giovani ad avere un’idea più chiara e precisa di ciò che offre il m ondo al di fuori delle quattro mura scolastiche; l’alternanza scuola lavoro è una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze da poter usare nel mercato del lavoro; durante le ore in azienda gli studenti, oltre a creare gruppo, realizzano partendo da zero una business idea (un prodotto un servizio) e studiano il modo per concretizzarla e venderla nel mercato economico.
Una domanda sorge però spontanea: “Perché questo progetto non è attivo in tutte le scuole d’Italia?” L’alternanza scuola-lavoro è una formazione che tutti gli studenti Italiani dovrebbero avere, poiché è importante terminare il ciclo d’istruzione e avere già chiaro il percorso che si vuole intraprendere; nei paesi esteri di fatti essa è obbligatoria sin dalla scuola secondaria di primo grado, in modo tale che gli studenti possano successivamente affrontare il mondo del lavoro a testa alta e certi delle proprie scelte. Purtroppo per noi giovani Italiani il futuro è visto come un qualcosa di oscuro e pauroso, sono certa che però l’alternanza scuola-lavoro possa aiutarci a realizzare un’Italia migliore, un’Italia in cui all’ordine del giorno non si senta solo la parola “disoccupazione”, un’Italia in cui i giovani non siano costretti ad andare fuori per lavoro, un’Italia che sia riconosciuta all’estero come “il paese delle occasioni” e non come un paese finito! »