L'ottavo rapporto Ipsos sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca lo ha confermato: sono sempre di più gli studenti che decidono di vivere un'esperienza di studio all'estero. Queste ultime - le esperienze all'estero per l'appunto - sono considerate dei momenti rivelatori, che cambiano davvero la vita dei partecipanti che le scelgono come parte integrante del proprio percorso di studi.
Tra le destinazioni più ambite non solo gli Stati Uniti, ma anche Asia e America Latina. La maggior parte degli studenti scelge di partire per almeno un anno, con una crescita dell'1% rispetto al passato; in calo le partenze semestrali, mentre crescono quelle trimestrali, addirittura del 7%.
Per il periodo 2016/2017 le mete più scelte dagli studenti partiti con Intercultura sono state, dopo gli Stati Uniti: l'Irlanda (205 ragazzi), l'Argentina (114) e la Cina (108), e, per la prima volta, una studentessa italiana ha deciso di trascorrere un anno in Ghana.
Tra i benefici, però, possiamo annoverare elementi davvero positivi: chi va all'estero si laurea più facilmente e velocemente, trova lavoro con minore difficoltà, si sente, in generale, meglio a livello sociale e relazionale. Partire è un vantaggio perché riesce ad arricchire le nostre vite: partire da giovani e quando si studia può esserlo ancora di più.