#Info studenti

Convenzione dei diritti di bambini e adolescenti: fai sentire la tua voce con UNICEF e scopri il trattato

20 novembre 2019
Sapevi che esiste un documento internazionale che tutela i diritti fondamentali dei giovani? Si tratta della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, un testo giuridico con il quale si riconoscono a tutti i bambini e le bambine e a tutti gli adolescenti del mondo diritti civili, sociali, politici ed economici, oltre al diritto di essere sempre ascoltati per ogni decisione che riguarda la loro vita. Garantire il diritto alla vita dei bambini, alla loro sopravvivenza e sviluppo, considerare come prioritario il loro interesse in situazioni problematiche, evitare che siano discriminati o che venga loro negato l’accesso all’istruzione sembrano oggi cose scontate a molti di noi, ma in realtà siamo solo molto fortunati: in passato e ancora oggi ci sono realtà in cui i minorenni vivono in situazioni di assoluto disagio e difficoltà e la Convenzione è nata proprio per riconoscere loro una fondamentale tutela giuridica, con l’obiettivo di migliorare le loro vite. convenzione-unicef-iniziativa Quest’anno UNICEF festeggia proprio i 30 anni della Convenzione, un’importante occasione per conoscere cosa prevede il trattato e per esercitare il tuo diritto all’ascolto. Una volta letti e compresi tutti i diritti della Convenzione, UNICEF ti invita a dare la tua opinione: qual è per te il diritto dei giovani meno rispettato in Italia? Basta un clic alla pagina dedicata di UNICEF per dire la tua. Il risultato della votazione verrà presentato alle istituzioni: #Fattisentire!

Cos’è la Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

La Convention on the Rights of the Child (CRC) - questo il suo nome ufficiale – è un testo giuridico approvato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e ratificato dall’Italia il 27 maggio 1991 con la legge n. 176. Tra l’altro, la Convenzione vanta un bellissimo record: è infatti il trattato internazionale sui diritti umani ad avere ricevuto il più alto numero di ratifiche, in quanto ben 196 Stati (ossia tutti tranne gli Stati Uniti) si sono impegnati a rispettare i diritti inseriti nel documento. Ogni anno, tra l’altro, il 20 novembre si ricorda l’anniversario della nascita della Convenzione con la celebrazione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.  Cosa prevede la CRC La Convenzione sui diritti dei bambini e gli adolescenti è composta da 54 articoli e da tre Protocolli opzionali concernenti i bambini in guerra, lo sfruttamento sessuale e le procedure di reclamo.Il testo, in particolare, è diviso in tre parti:
  • Diritti (1-41)
  • Organismi che devono migliorare e monitorare la Convezione (art. 42-45)
  • Procedura di ratifica (art. 46.54)

I principi fondamentali dei diritti dell’infanzia

All’interno del primo gruppo, cioè quello dedicato all’enunciazione dei diritti, il Comitato ONU sui diritti dell’infanzia ha individuato quattro principi fondamentali e universali per offrire garanzie minime a tutti i ragazzi e a tutte le ragazze del mondo e per orientare l’azione dei governi che hanno sottoscritto e ratificato la Convenzione. Questi principi importantissimi sono:
  • Non discriminazione (art. 2): non esiste eccezione nell’applicazione della Convenzione. Tutti i diritti valgono per tutti i minorenni, senza distinzioni di razza, sesso, religione e opinione.
  • Interesse superiore (art. 3): in tutte le leggi, i provvedimenti, le iniziative pubbliche e private e in ogni situazione problematica, bisogna sempre considerare come prioritario l’interesse del bambino o dell’adolescente.
  • Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo (art. 6): gli Stati devono fornire tutte le risorse necessarie per garantire a ogni bambino e adolescente la possibilità di vivere, crescere e svilupparsi in modo sano.
  • Diritto all’ascolto (art. 12): i minorenni devono essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li coinvolgono e gli adulti hanno il dovere di tenere in considerazione il loro parere.

Chi deve far rispettare la Convenzione

Gli Stati parti si impegnano a rispettare tutti i diritti sottoscritti in maniera attiva. Per monitorare il loro operato, è stato istituito il Comitato ONU sui diritti dell’infanzia, composto da diciotto esperti di alta moralità e con competenze riconosciute nei settori di cui si occupa la Convenzione. A tal fine, ogni Stato deve presentare ogni 5 anni il proprio rapporto periodico  al Comitato ONU, che poi a sua volta rivolge allo Stato le Osservazioni conclusive, un importante documento in cui delinea gli aspetti positivi ed avanza le raccomandazioni per il miglioramento delle situazioni ancora critiche. Foto Credits: UNICEF
PAGA CON

Ciao, benvenuto su ScuolaZoo! Come possiamo aiutarti?

ScuolaZoo