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L'Invalsi ha pubblicato i dati sulla dispersione scolastica nel 2019

8 ottobre 2019

Di cosa parliamo:

  • Esistono due tipi di dispersione scolastica: quella implicita e quella esplicita.
  • L'istituto Invalsi ha condotto una ricerca sulla dispersione scolastica implicita, calcolando che oltre il 20% degli studenti italiani arriva in quinta superiore non avendo acquisito le competenze previste dopo 13 anni di scuola, ma è fermo alla formazione prevista per le scuole medie.

Cos'à la dispersione scolastica?

Hai mai sentito parlare di dispersione scolastica? Con questa espressione si indica il fenomeno della mancata o incompleta o irregolare frequenza a scuola. A livello internazionale fa riferimento alla quota di ragazzi tra i 18 e i 24 anni con al massimo il titolo di studi della scuola media o una qualifica di durata non superiore ai 2 anni. Si tratta di un vero e proprio problema sociale presente in Italia e in molti altri Paesi del mondo con conseguenze negative per gli studenti e non solo. Scopri nel nostro articolo ScuolaZoo i dati emersi dalla ricerca Invalsi sulla dispersione scolastica nel 2019 pubblicati nell'editoriale di Roberto Ricci.

dispersione-scolastica-implicita-invalsi-conseguenze-italia-2019

Dispersione scolastica implicita ed esplicita: qual è la differenza?

Nel misurare la dispersione scolastica vengono considerati più atteggiamenti e comportamenti dei ragazzi. Possiamo innanzitutto distinguere due tipi di dispersione, che hanno diverse conseguenze:
  • dispersione scolastica esplicita: è l'insieme di comportamenti e atteggiamenti messi in atto dai ragazzi volti ad evitare la scuola. Alcuni esempi possono essere le assenze non giustificate, non andare a lezione senza il permesso dei genitori, abbandonare gli studi prima del diploma.
  • dispersione scolastica implicita: rappresenta gli studenti che, pur non essendo dispersi in senso esplicito, finita la scuola non hanno le competenze necessarie per entrare nel mondo del lavoro e dell'Università. Spesso questo aspetto sfugge all'attenzione della società, motivo per cui si parla anche di dispersione scolastica nascosta.

I dati 2019 della Ricerca Invalsi sulla dispersione scolastica in Italia

In Italia si sta lavorando all'obiettivo europeo di ridurre la dispersione scolastica esplicita entro il 2020 al 10%. Con il 14,8% registrato nel 2018 siamo sulla buona strada, ma purtroppo i dati ISTAT evidenziano differenze significative tra le regioni del nostro Paese. [caption id="attachment_348536" align="aligncenter" width="500"]dispersione-scolastica-esplicita-italia Foto Credits: Istituto Invalsi[/caption] Tuttavia, c'è un altro dato da tenere in considerazione: coloro che arrivano a diplomarsi ma non hanno raggiunto i livelli di competenza e conoscenza previsti dal percorso formativo scolastico. Valutare le competenze fondamentali dei ragazzi per individuare quelli a maggior rischio sociale non è semplice. Infatti mentre le statistiche della dispersione scolastica esplicita sono facilmente visibili, non si può dire lo stesso per i dati di quella nascosta. In Italia uno strumento utile per avere una prima rappresentazione delle competenze possedute dai ragazzi al termine degli studi sono le prove Invalsi. Per calcolare la dispersione implicita è stata considerata la quota di ragazzi che al termine della scuola superiore ha raggiunto al massimo il livello 2 (su una scala da 1 a 5) in Matematica e Italiano e ha un livello inferiore al B1 sia nello scritto che nell'ascolto di Inglese (il livello atteso è il B2). [caption id="attachment_348535" align="aligncenter" width="500"]dispersione-scolastica-implicita-italia Foto Credits: Istituto Invalsi[/caption] Il totale di dispersi espliciti" nel 2019 si assesta attorno al 7,1% a cui va sommata la dispersione scolastica esplicita: ciò significa che il 20% degli studenti italiani -  tra coloro che abbandonano la scuola o arrivano al diploma senza le competenze minime necessarie - sono dispersi. [caption id="attachment_348546" align="aligncenter" width="559"]dispersione scolastica Foto Credits: Istituto Invalsi[/caption]

Dispersione scolastica: conseguenze del fenomeno in Italia

I giovani che rientrano nella quota di dispersione scolastica implicita o esplicita sono a rischio sociale. Infatti, senza un'adeguata istruzione o privi delle competenze fondamentali, troveranno maggiori difficoltà ad entrare nel mercato del lavoro rispetto ai coetanei che hanno concluso la scuola secondaria di secondo grado acquisendo le conoscenze necessarie. (Crediti Immagini: Pixabay)
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