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Stagista ferito a Udine: incidente sul lavoro per uno studente

15 maggio 2018

Incidenti sul lavoro: ferito uno studente in Stage ad Udine

È  rimasto vittima di un incidente sul lavoro quando mancavano solo due giorni alla fine del suo stage in un’impresa di Pavia di Udine specializzata nella lavorazione dell’alluminio. Questa la storia di uno studente di 16 anni rimasto ferito mentre utilizzava una fresatrice, un macchinario per levigare i bordi del metallo. Il ragazzo si è semi-amputato una mano ed è stato trasportato d’urgenza al reparto specializzato di chirurgia dell’ospedale di Pordenone. Lo studente di Udine non era in alternanza scuola-lavoro, ma frequentava un centro di formazione professionale (Cfp) che è in Italia è parificato a licei e scuole professionali. Quello che rattrista è che questo è solo l'ultimo di una serie di episodi del genere. A settembre, per esempio, a La Spezia un ragazzo di 17 anni ha rischiato di perdere una gamba, schiacciato sotto un muletto che si è ribaltato. Una macchina che richiede una specifica patente e che mai un minorenne avrebbe dovuto guidare. Eppure, è successo: semplice mancanza di sorveglianza oppure agli studenti vengono assegnati compiti pericolosi che nulla hanno a che fare con la formazione in azienda?

Incidenti sul lavoro: la reazione dell'Unione degli studenti

L’Unione degli studenti denuncia gli infortuni sul lavoro sempre più frequenti: “Episodi come questi capitano quotidianamente, ma il caso mediatico si crea solo quando ci sono infortuni seri come quello capitato ieri”, dice Giulia Biazzo, responsabile Uds, “il ministero dell’Istruzione non presta la dovuta attenzione né investe abbastanza sulla qualità e sulla sicurezza degli stage per la formazione professionale o in alternanza scuola-lavoro”. A volte, poi, anche se le mansioni assegnate sono in astratto in linea con un progetto formativo, manca la necessaria sorveglianza su ragazzi alle prime esperienze lavorative, indispensabile per evitare gli incidenti sul lavoro: “Capita che il tutor diventi solo una formalità, una figura prevista dalla legge, ma che di fatto non si prende cura degli studenti in azienda”, aggiunge, “laddove non sia garantita totale sicurezza, per noi non c’è spazio per stage: questa non è formazione, ma rischiare la vita”. Per questo motivo, il sindacato degli studenti si batte per l’istituzione di un codice etico a livello nazionale: “Ogni impresa che intende iscriversi al registro per l’alternanza scuola-lavoro dovrebbe essere obbligata a sottoscriverlo”, sottolinea, “impegnandosi a rispettare le norme di sicurezza”. Il codice etico poi dovrebbe impedire di proporre stage in aziende che sfruttano il territorio o inquinano l’ambiente: “Se gli studenti vengono mandati in alternanza scuola-lavoro all’ Ilva di Taranto, evidentemente c’è qualcosa che non va”. (Crediti immagini: Pixabay)
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