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Bullismo a scuola: arriva la guardia antibulli?

23 aprile 2018

Bullismo a scuola: il progetto per prevenire il fenomeno

Ne parlano quotidiani, telegiornali, talk show: dopo l’episodio di Lucca, il bullismo è tornato prepotentemente al centro dell’attenzione mediatica. Da Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, il Dottor Pasquale Borsellino, direttore del dipartimento Infanzia-Adolescenza dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, pensa di aver trovato una soluzione al problema: una guardia antibulli in tutti gli istituti. Il progetto si chiama Scuola Sicura e nasce dalla collaborazione con Antonio Currò, ex-comandante della stazione dei carabinieri locale. «Ogni giorno ci sono episodi di bullismo, violenza, spaccio e consumo di droghe nelle scuole», spiega Borsellino, «alle superiori i comportamenti anomali stanno diventando la regola». Ecco perché, a suo parere, gli insegnanti non bastano più: «Non sempre hanno la situazione sotto controllo dal punto di vista educativo, serve un addetto alla sicurezza appositamente formato con compiti di sorveglianza nei bagni e nei cortili o durante la ricreazione e rapporti anche con l’autorità esterna». scuola guardia antibulli

Guardia antibulli: chi è e cosa fa

La polizia a scuola? «Questa figura avrebbe in primo luogo una funzione preventiva, servirebbe da deterrente», aggiunge, «la repressione sarebbe l’extrema ratio: in situazioni particolarmente critiche l’addetto alla sicurezza potrebbe concordare con le forze dell’ordine operazioni mirate come far arrivare i cani antidroga per capire chi, eventualmente anche dall’esterno, introduce droga a scuola». Quella delle ispezioni scolastiche, peraltro, è materia scottante perché potenzialmente lesiva di molte norme costituzionali (diritto allo studio e alla privacy soprattutto). Borsellino, tuttavia, non ha dubbi: «O si inserisce questa figura sperimentale o fra qualche anno dovremo mettere davvero le guardie giurate armate nelle scuole». «Queste persone comunque», chiarisce, «dovrebbero seguire un corso di formazione intensivo per completare il loro curriculum con una formazione sulla sicurezza in un contesto educativo». Borsellino non esclude che il progetto Scuola Sicura possa ottenere l’effetto contrario visto che, come già accaduto nella storia (il Proibizionismo insegna), la repressione può incentivare comportamenti scorretti: «Proprio per questo ci sarà una fase di sperimentazione. Io sono convinto però che sia necessario ripristinare un po’ di regole: c’è chi dice che se non si può spacciare a scuola si spaccerà fuori, ma io penso che il contesto scolastico debba rimanere sacro». A pagare questi addetti alla sicurezza, nei piani di Borsellino, «dovrebbe essere l’istituto con i suoi fondi e il contributo dei genitori». Quanto ai prossimi passi: «Dei dodici dirigenti scolastici di Castelfranco Veneto due/tre si sono detti molto interessati ad attivarli per il prossimo anno scolastico in via sperimentale».

Bullismo a scuola: tracce svolte e riflessioni per la scuola

Se a scuola vi hanno assegnato dei temi sul bullismo o volete riflettere su quanto sta accadendo nelle scuole, non perdetevi le nostre tracce svolte: (Foto Credits: Pixabay)
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