Quando i fondi per l’istruzione vanno esaurendosi sarebbe giusto usar bene quel che si possiede.
Purtroppo ciò non accade a Messina dove
3 milioni di euro sono stati usati per “ristrutturare”
una scuola che, come tante altre, cade a pezzi.Sembrerebbe una buona notizia quella di Federico della scuola media “Enzo Drago” se non fosse che
l’edificio è stato riconsegnato, con un anno e mezzo di ritardo,... UGUALE a com’era prima (fatta eccezione di qualche “gadget”).
La struttura è dunque rimasta senza i
requisiti minimi di regolarità previsti dalla legge.
Dietro a una facciata “abbellita” troviamo ancora un cancello da cantiere, ingressi larghi meno di un metro e privi di scivoli per i disabili, aule-bunker, senza arredo e riempite di studenti, ascensore inagibile e
bagni con 10 gabinetti a vista, privi di separazione,
destinati a maschi e femmine indistintamente.
Poniamoci delle domande. Sono spariti nel nulla tutti quei soldi o sono finiti nelle tasche di qualcuno?