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Roma, la prima scuola plastic free della Capitale: come dire stop all'inquinamento

11 luglio 2019

Scuola Plastic Free: a Roma gli studenti dicono addio alla plastica

L'importanza di eliminare la plastica dalla nostra vita per salvaguardare il nostro pianeta è ormai cosa nota. Da quando Greta Thunberg, con la sua giovane età e il suo spirito coraggioso ha riacceso i riflettori sul problema dell'inquinamento nel mondo, sono sempre di più le persone e le realtà che stanno facendo il possibile per eliminare la plastica, soprattutto quella monouso dalla vita di tutti i giorni. Così anche nel mondo della scuola si cerca di camminare in questa direzione e a Roma è arrivata la prima scuola totalmente plastic free della Capitale.  scuola-plastic-free-roma-marevivo2

Marevivo, basta plastica nelle scuole: la firma con l'istituto di via del Baccano

Ovunque sentiamo parlare dell'importanza di smettere di usare la plastica o almeno di riciclarla. Jovanotti nei concerti cerca di spingere non solo al riciclaggio, ma anche a uno stile di vita plastic free, stessa cosa fa anche Sky in ogni suo programma sponsorizzando l'importanza di non inquinare perché i nostri mari e oceani sono sempre di più invasi da plastica. Ora, come vi abbiamo anticipato, anche nella scuola ci si comincia a muovere in questo senso con la nascita delle prime scuole plastic free d'Italia. Siamo a Roma, all'Istituto Comprensivo di Via Baccano a Saxa Rubra, Roma. Tutti i 670 studenti e i professori, imitando il modello di Favara (Agrigento), prima scuola d'Italia a essere plastic free, e hanno segnato un accordo con l'associazione ambientalista Marevivo proprio per impegnarsi a dire addio alla plastica. L'associazione, infatti, ha diversi scopi: dalla conservazione della biodiversità, passando per lo sviluppo sostenibile, la lotta all'inquinamento e l'educazione ambientale. Così, la scuola di via del Baccano e Marevivo hanno "stretto un patto" e questa scuola è diventata una delle prime scuole plastic free d'Italia sperando che sia di buon esempio anche per tutte le altre. Inoltre, per incentivare l'abbandono di questo materiale così inquinante, nella scuola vengono vendute delle borracce personalizzate dalla scuola in alluminio e di diversi colori. Con i soldi raccolti da questa vendita l'idea è quella di acquistare dei tablet per gli studenti in difficoltà economica. Insomma, un progetto green e sostenibile a tutti gli effetti! Che ne dite di proporlo anche nella vostra scuola? (Fonte immagini Marevivo)
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