Scuola Plastic Free: a Roma gli studenti dicono addio alla plastica
L'importanza di eliminare la
plastica dalla nostra vita per salvaguardare il nostro
pianeta è ormai cosa nota. Da quando
Greta Thunberg, con la sua giovane età e il suo spirito coraggioso ha riacceso i riflettori sul
problema dell'inquinamento nel mondo, sono sempre di più le persone e le realtà che stanno facendo il possibile per
eliminare la plastica, soprattutto quella
monouso dalla vita di tutti i giorni. Così anche nel mondo della
scuola si cerca di camminare in questa direzione e a
Roma è arrivata la prima
scuola totalmente plastic free della Capitale.
Marevivo, basta plastica nelle scuole: la firma con l'istituto di via del Baccano
Ovunque sentiamo parlare dell'importanza di smettere di usare la plastica o almeno di riciclarla.
Jovanotti nei concerti cerca di spingere non solo al riciclaggio, ma anche a uno stile di vita plastic free, stessa cosa fa anche
Sky in ogni suo programma sponsorizzando l'importanza di non inquinare perché i nostri mari e oceani sono sempre di più invasi da plastica. Ora, come vi abbiamo anticipato, anche nella scuola ci si comincia a muovere in questo senso con la nascita delle prime
scuole plastic free d'Italia. Siamo a Roma, all'Istituto Comprensivo di Via Baccano a Saxa Rubra, Roma. Tutti i 670
studenti e i professori, imitando il modello di
Favara (Agrigento), prima scuola d'Italia a essere plastic free, e hanno segnato un accordo con l'associazione ambientalista
Marevivo proprio per impegnarsi a dire addio alla
plastica. L'associazione, infatti, ha diversi scopi: dalla conservazione della
biodiversità, passando per lo
sviluppo sostenibile, la lotta all'
inquinamento e l'
educazione ambientale. Così, la
scuola di via del Baccano e
Marevivo hanno "stretto un patto" e questa scuola è diventata una delle prime scuole
plastic free d'Italia sperando che sia di buon esempio anche per tutte le altre. Inoltre, per incentivare l'abbandono di questo materiale così inquinante, nella scuola vengono vendute delle
borracce personalizzate dalla scuola in alluminio e di diversi colori. Con i soldi raccolti da questa vendita l'idea è quella di acquistare dei
tablet per gli
studenti in
difficoltà economica. Insomma, un
progetto green e
sostenibile a tutti gli effetti! Che ne dite di proporlo anche nella vostra scuola?
(Fonte immagini Marevivo)