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Spray al peperoncino, sedici studenti di Lodi finiscono all'ospedale: ecco cos'è successo

18 aprile 2018

Spray al peperoncino all'ITIS Cesaris in provincia di Lodi: l'incidente

Sono servite sei ambulanze per portare in ospedale sedici studenti (dodici maschi e tre femmine fra 15 e i 16 anni) e un professore dell’Itis Cesaris di Casalpusterlengo, in provincia di Lodi. Presentavano tutti gli stessi sintomi: irritazione agli occhi, bruciore di gola e tosse. A intossicarli uno spray al peperoncino spruzzato negli spogliatoi della palestra dove tre classi stavano facendo lezione di ginnastica. Ma andiamo con ordine. Alle 11.30 di giovedì 12 aprile, improvvisamente, alcuni studenti iniziano a manifestare sintomi da intossicazione. Il professore di ginnastica, 54 anni, presta le prime cure e dà l’allarme. Scatta l’evacuazione d’emergenza e i 1400 studenti della scuola si trovano in strada, increduli. In quel momento nessuno ancora sa cosa abbia causato i malori. Intervengono i carabinieri, i vigili del fuoco e addirittura il nucleo Nbcr (nucleare-biologico-chimico-radiologico) dei pompieri. Con sonde e speciali apparecchiature la scuola viene battuta palmo a palmo. Alla fine, intorno alle 13.30, il cessato allarme: i vigili del fuoco hanno trovato una bomboletta di spray urticante nascosta nello zaino di uno studente e l’hanno consegnata ai carabinieri. spray peperoncino lodi

Individuati i responsabili della bravata: i provvedimenti presi della scuola

Per la “bravata” sono stati denunciati per interruzione di pubblico servizio, procurato allarme e lesioni due studenti ventenni, entrambi alunni dell’Itis Cesaris. Uno avrebbe portato a scuola di nascosto la bomboletta, mentre l’altro lo avrebbe cosparso su giubbotti e abiti dei compagni. Questi spray contengono capsaicina, il composto chimico che rende il peperoncino piccante, e sono molto irritanti (per intenderci, il contenuto della bomboletta è tre volte più forte del Trinidad Moruga Scorpion, il peperoncino più piccante al mondo). Dalla scuola riferiscono di aver già preso i primi provvedimenti contro i due presunti bulli. Per punizioni più severe serve tempo e potranno essere prese solo in sede di scrutinio finale, seguendo le procedure di legge. Nel frattempo, si è tenuto il consiglio della seconda classe a cui appartengono i sedici studenti intossicati. La preside Teresa Cigolini sta avendo colloqui con i genitori dei ragazzi finiti in ospedale e nei prossimi giorni dovrebbe essere convocato il consiglio di istituto. Intanto, spiegano dall’Itis, i ragazzi intossicati stanno bene, la situazione a scuola è tornata alla normalità e ci si prepara agli esami di fine anno. Resta l’amarezza, concludono, per un episodio spiacevole che si poteva evitare, «se solo i ragazzi usassero di più la testa». Foto Credits copertina: ITIS Cesaris; Foto Credits interna: Pixabay
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