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Spray al peperoncino a scuola: cos'è successo a Bussolengo

15 maggio 2018

Spray al peperoncino a scuola: centinaia di studenti intossicati in provincia di Verona

Lo spray al peperoncino diventa protagonista di un’altra “bravata”a scuola. Le conseguenze che ha avuto l'uso dello spray urticante sugli studenti di Lodi e Cesenatico a quanto pare non sono bastate. Questa volta siamo all’istituto Marie Curie di Bussolengo, in provincia di Verona. Stavolta però, le conseguenze sono perfino più serie: 500 studenti intossicati, 23 dei quali sono finiti in ospedale con codici fra il verde e il giallo. Uno scherzo finito male che noi di ScuolaZoo vi raccontiamo in questo articolo.

Intossicazione da spray urticante: ecco cos'è successo

Il responsabile dell'intossicazione, secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, avrebbe spruzzato lo spray direttamente nell’impianto di areazione della scuola, causando quindi la sua diffusione in diversi locali scolastici. Intorno 12.30 molti studenti del Marie Curie di Bussolengo hanno iniziato ad accusare i tipici sintomi da intossicazione da spray al peperoncino: mal di testa, bruciore agli occhi, difficoltà respiratorie… La scuola è stata quindi subito evacuata e sul posto sono intervenute tre ambulanze per soccorrere gli studenti. Le forze dell’ordine avrebbero già individuato l’autore della bravata che avrebbe fornito una versione dei fatti giudicata poco attendibile. A suo dire credeva di avere per le mani una bomboletta di deodorante per ambienti e non di spray urticante. Se questa giustificazione non dovesse essere accolta, egli rischia di subire non solo provvedimenti disciplinari, ma anche di incorrere in pesanti sanzioni penali.

Spray al peperoncino al Marie Curie di Bussolengo: il silenzio del preside

Noi di ScuolaZoo avremmo voluto chiedere aggiornamenti al preside dell’istituto Marie Curie per sapere come stiano i ragazzi intossicati, quali misure intenda adottare la scuola non solo per punire, se necessario, il responsabile, ma anche per aiutarlo a comprendere le conseguenze del suo gesto. Crediamo infatti che raccontare questi episodi, far capire quali disagi creino agli studenti e alla scuola possa servire ad evitare che si ripetano. Purtroppo, dalla segreteria dell’istituto Marie Curie ci hanno riferito che il preside non ha intenzione di rilasciare interviste. (Crediti immagini: pixabay)
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