Come gestire il tempo e organizzarsi al meglio
Ti sei mai trovato a pensare: "Ok, oggi devo studiare… ma prima voglio finire quel video di 20 minuti su YouTube"? O magari sei uno di quelli che, quando finalmente si siede per studiare, il suo primo pensiero è: "Ma quante volte posso aprire il frigo in un'ora?" Bene, sei in buona compagnia. La gestione del tempo è una delle sfide più grandi per chi decide di continuare il percorso formativo o lavorativo autonomamente. E, lasciamelo dire, se pensavi che l’università o un lavoro serio significassero meno distrazioni, beh, preparati: quando sei “il capo di te stesso”, il tempo può diventare davvero un nemico insidioso. Ma non temere! In questo articolo, ti sveleremo alcuni segreti per gestire il tuo tempo e organizzare lo studio autonomo come un vero pro, senza passare il resto della giornata a sentirti in colpa per non aver rispettato neanche un'ora del tuo programma ben pensato, ma che difficilmente riesci a seguire! Quindi, se hai deciso di intraprendere una carriera da “autodidatta” o se hai bisogno di affrontare un progetto in autonomia, segui questi consigli: sarai pronto a rispettare la tua agenda, mantenere alta la concentrazione e, perché no, magari anche a guadagnarti un po’ di tempo libero che non sia solo per controllare Instagram.
1. Pianifica, ma non fare il manico con le liste
Ok, so cosa stai pensando: "Ecco, adesso mi diranno di fare una lista di cose da fare e segnare ogni singolo passaggio, come se fossi un maniaco del controllo." Tranquillo, non è così che funziona. La pianificazione è fondamentale, ma non deve diventare un'ossessione. Se ti dai un obiettivo realistico, strutturato e ben definito, la tua giornata avrà già una marcia in più. Quindi, niente panico: basta con le mega liste infinite che ti fanno venire l’ansia solo a guardarle. Inizia con priorità concrete e task a breve termine. Vuoi scrivere quella relazione di 3.000 parole? Bene, dividi il lavoro in piccole tappe: “Leggere il capitolo 1”, “Scrivere la prima sezione”, “Rivedere la bozza finale”. Più facile, no? Impostare una pianificazione a micro-obiettivi ti permette di rimanere motivato e, soprattutto, di evitare la procrastinazione (quella brutta bestia che ti fa guardare il cellulare ogni 30 secondi). La chiave è la flessibilità. Non c’è niente di più deprimente di un piano rigido che ti lascia con la sensazione di essere sempre in ritardo. Quindi, dai, metti la tua pianificazione su un foglio di carta o un’ app, ma non stressarti se le cose non vanno come avevi previsto. Improvvisa, adatta, e vai avanti. Pianificare non significa diventare una macchina da guerra infallibile, ma solo avere un piano d’attacco.
2. La tecnica del pomodoro: mangia la pizza, studia meno… o forse non è proprio così!
Probabilmente hai già sentito parlare della tecnica del pomodoro e se non fosse così ti spieghiamo brevemente di cosa si tratta. É un sistema di gestione del tempo che divide il lavoro in sessioni brevi e ben definite (solitamente 25 minuti), intervallate da brevi pause (5 minuti). Ogni 4 “pomodori” (cioè 4 sessioni di studio), prendi una pausa più lunga (circa 15-20 minuti). Perché questa tecnica funziona? Perché sfrutta il principio della concentrazione intensa. Quando sai che hai solo 25 minuti per fare una cosa, ti concentri molto di più. E quei 5 minuti di pausa ti permettono di ricaricare le batterie senza rischiare di bruciarti. È come correre una maratona, ma fermarti ogni tanto per un bel gelato (niente male, vero?). La tecnica del pomodoro ti aiuta a ottimizzare il tempo, a evitare le distrazioni e a combattere la procrastinazione, che è come un mostro sotto il letto: si nasconde e ti aspetta per mangiarti ogni minuto di produttività. Fai un pomodoro, fai un giro sul social preferito, e poi torni subito al lavoro. Semplice, ma efficace.
3. Sfrutta le ore d'oro (quelle dove sei meno stanco e più brillante)
Scommetto che, come tutti, hai dei picchi di energia durante la giornata. Questi momenti sono preziosi e, se li sfrutti, possono fare una grande differenza nella tua produttività. Se ti alzi la mattina e senti che il mondo è tuo, approfitta di quel momento per fare i compiti più difficili, quelli che richiedono concentrazione. Scrivere un tema, fare calcoli, preparare una presentazione: sfrutta le tue ore d'oro per questo. Se invece sei una di quelle persone che danno il meglio di sé solo a tarda notte (dopo un paio di caffè e una maratona di video su TikTok), prova a organizzarti in modo che i momenti di picco coincidano con i tuoi momenti più produttivi. Non è necessario essere svegli dalle 6 del mattino per essere produttivi, basta che tu sappia quando le tue energie sono al massimo. La chiave è fare delle sessioni intense nei momenti giusti, senza mai sentirti troppo stanco per iniziare.
4. Elimina le distrazioni – O almeno fai finta di farlo
Ok, dobbiamo parlare della parte più difficile: eliminare le distrazioni. E sì, sappiamo che non è facile quando il tuo telefono ti chiama ogni 5 minuti per dirti che hai un like su Instagram o una notifica di TikTok. Ecco la verità: il telefono è il nemico. Se studi su un computer o un tablet, disattiva le notifiche (anche quelle delle mail) e metti il telefono a distanza, lontano dalla vista. Se sei uno dei “geni” che riescono a studiare con il telefono in mano, fai un bel respiro profondo e riconosci il problema: sei una vittima della tecnologia. E anche se pensi di poter fare tutto contemporaneamente (sì, un like mentre scrivi il tuo saggio di filosofia…), la verità è che stai solo abbassando la qualità del tuo lavoro. Per evitare di essere costantemente tentato, usa app come Forest o Focus@Will, che ti aiuteranno a mantenere alta la concentrazione. Block Your Brain è un altro tool utile che ti permette di bloccare l'accesso ai siti che ti distraggono. Se poi riesci a resistere alla tentazione di fare la tua solita pausa per guardare il gatto su YouTube che gioca con una pallina, avrai fatto un grande passo verso una gestione del tempo più produttiva.
5. Sii realista: non sei un supereroe
Una delle cose più difficili quando ci si organizza da soli è capire i propri limiti. Non è realistico pensare che tu possa studiare 12 ore al giorno, 7 giorni su 7, senza perdere la testa. Essere autodidatti non significa diventare macchine da lavoro senza emozioni: devi dare spazio anche a te stesso. Se ogni tanto ti viene voglia di fare una pausa lunga o di guardare una serie tv, va bene, l'importante è che non diventi una routine. L'autogestione significa essere anche gentili con se stessi. Ogni tanto un errore di pianificazione è ok: non farti prendere dal senso di colpa se non hai seguito la tua tabella di marcia alla perfezione. Rivedi il piano, aggiusta il tiro, e riparti con rinnovato slancio. Ok, ora che sei un po’ più pronto per imparare a gestire il tuo tempo, non devi fare tutto da solo. Se hai bisogno di un po' di supporto nel percorso formativo o lavorativo, BuddyJob è qui per aiutarti! Offriamo call gratuite con esperti del settore che possono darti consigli personalizzati su come organizzare meglio il tuo studio, scegliere la strada giusta per il tuo futuro, e ottimizzare il tuo tempo in modo che tu possa essere più produttivo e meno stressato. E non dimenticare che abbiamo una miriade di articoli come quello sulle soft skills che ti dice come farle emergere o quello sulle ATS che ti spiega nello specifico come creare un CV a prova di software che ti possono aiutare a prendere decisioni più consapevoli nel tuo percorso!