Prof. aggredita da una mamma: cos'è successo a Padova l'ultimo giorno di scuola
La mamma dell'alunno ha aspettato nell’atrio l'ultimo giorno di scuola la
prof. e l’ha
aggredita mandandola all’ospedale con il setto nasale rotto, due grandi ematomi sul viso e un occhio gonfio. Totale: 20 giorni di prognosi, che le hanno impedito di essere presente agli esami di Terza Media. Il motivo del folle gesto?
La docente aveva dato un 4 in inglese al figlio e si era rifiutata di interrogarlo il giorno dopo.
È successo alla scuola media “Tommaso Albinoni” di Selvazzano, in provincia di Padova. “So di aver esagerato” ha dichiarato in seguito la donna, “non dovevo fare quel gesto, ma la prof. aveva l’obbligo di tornare a interrogare mio figlio”. Secondo la madre, infatti, il ragazzo è uno dei migliori a livello europeo nello sport in cui compete (non è dato sapere quale, visto che è un minorenne) e gode dei benefici della legge 122 per chi partecipa alle gare sportive.
Da parte sua la professoressa di inglese vittima, da tempo insegnante della scuola, ha sostenuto che il ragazzo aveva avuto l’occasione per recuperare il giorno prima e non avrebbe avuto senso interrogarlo di nuovo l’indomani.
L’alunno, a causa di diverse insufficienze oltre a quella in inglese,
è stato bocciato.

Prof. aggredita a Padova: solidarietà dal Ministro dell'Istruzione
In difesa della professoressa sono arrivati gli altri genitori, i cittadini del comune in provincia di Padova e gli ex studenti della scuola media.
A suo favore è stata lanciata anche una petizione online promossa da un’ex alunna. “Siamo arrivati alla completa rottura del rapporto di fiducia che deve esserci tra la scuola e la famiglia riguardo l’educazione dei nostri figli”, si legge nella missiva indirizzata alla insegnante, “Se da parte delle famiglie non si riconosce più la professionalità di chi valuta e non si ripone fiducia nella scuola, allora il patto educativo è rotto. A lei professoressa vorremmo esprimere tutta la nostra solidarietà e incoraggiarla a rimanere ferma nel suo compito di educatrice nonostante le minacce e le percosse”.
Anche il ministro istruzione Bussetti ha annunciato l'intenzione di andare a trovare la professoressa: “Sono addolorato da queste notizie. È un problema di carattere culturale”.
(Crediti immagini: Pixabay)