L'educazione sentimentale, che da tanto si parla d'introdurre nella scuola (e che teoricamente si dovrebbe introdurre il prossimo settembre in tutte le scuole secondo il progetto della Buona Scuola), incontra l'ennesima opposizione.
L'ACCADUTO IN BREVE La preside dell'istituto "Via Micheli" di Roma, Anna Maria Altieri, ha inviato una lettera alle famiglie dei suoi alunni
per fare in modo che alunni e genitori si ribellassero all'introduzione di questa "estranea" materia ai programmi di studio
che includerebbe contenuti esagerati e poco opportuni per i bambini delle elementari
come, solo per citarne alcuni, la
teoria del gender e non per ultima la
masturbazione infantile.
I rappresentati del Miur, venuti a
conoscenza dell'accaduto,
hanno subito riferito che la dirigente ha preso l'iniziativa da sé e ha frainteso il disegno di legge ed infine che
dovrebbe scusarsi con le famiglie attraverso una lettera. Faraone, il sottosegretario del Ministero dell'Istruzione, ha infatti riferito che l'educazione sentimentale che si vuole introdurre nelle scuole dovrebbe essere insegnata a prescindere nelle scuole perché in favore alla lotta contro omofobia, pregiudizi e violenza contro le donne.
I DUBBI Quello che si domandano in tanti però a questo punto è "
Se una dirigente non è in grado di capirne qualcosa di questo disegno di legge, chi ne può essere in grado?" E naturalmente continuano le domande su quanto sia valida o meno questa "educazione sentimentale".
E voi cosa ne pensate, educazione sentimentale: si o no? Ma soprattutto, in che modo? Scriveteci le vostre opinioni all'indirizzo infostudenti@scuolazoo.it o nei commenti qui sotto!