Tassa del 15% sulle ripetizioni: la nuova Legge di Bilancio cambia tutto
Cambia tutto nel mondo delle
ripetizioni e delle
lezioni private perché, secondo una nuova norma, dovranno essere tassate del 15%. Questa decisione altro non è che una nuova norma prevista dalla
Legge del Bilancio 2019 che vuole sistemare il
regime fiscale riguardante proprio le lezioni private che i professori impartiscono agli alunni come lavoro extra scolastico. Questa nuova norma che riguarda la cosiddetta
rivisitazione del regime fiscale delle ripetizioni è stabilita dall'articolo 1, comma 13 della Legge di Bilancio 2019 e vuole dare vita ad una tassazione che passa dalle attuali percentuali, piuttosto elevate, ad una aliquota fissa del 15%. Ma
qual è lo scopo di questo nuovo regime fiscale? E cosa comporta per gli
studenti che vanno a ripetizioni?
Lezioni private, nuova tassa in arrivo: cosa succede?
Lo scopo è quello di far emergere il famigerato
nero, ossia tutto quel sommerso economico che non viene dichiarato. La
tassazione per i docenti che impartiscono
lezioni private viene così alleggerito, allo scopo proprio di incentivare i
professori che danno
ripetizioni a dichiarare questi
introiti provenienti dall'attività extrascolastica, facendo quindi fattura. Si stima infatti che le
lezioni private e le ripetizioni di recupero abbiano un volume di affari complessivo di circa un miliardo e, di questi, soltanto il 10% viene dichiarato. La tassazione scenderebbe dal 38% al 15%.
Tassa sulle ripetizioni: cosa cambia per gli studenti
Se tutti questi introiti che nascono dalle
lezioni private e dalle ripetizioni venissero così dichiarati, l'aliquota del 15% potrebbe causare una perdita di introiti per lo Stato, ma allo stesso tempo però ci sarebbe una diminuzione (e si spera anche una cancellazione) del nero, ossia di tutto il
lavoro non pagato regolarmente secondo i regimi fiscali. Questo cosa comporterebbe per gli
studenti che ricevono ripetizioni? Teoricamente potrebbe essere che i
professori che decidono di dichiarare le lezioni private e le ripetizioni decidono di
aumentare magari il
prezzo, proprio per far fronte alle eventuali tassazioni. Ovviamente queste sono solo ipotesi. Tutto sta a i docenti e a chi dà ripetizioni. Saranno loro infatti a dover decidere come comportarsi e se aderire quindi a questo nuovo regime fiscale e dichiarare i loro introiti nati delle attività extrascolastiche, oppure no.
(Fonte Immagini Pixabay)