La Giannini pochi giorni fa ha rilasciato un' intervista a la Repubblica (leggila integralmente qui) ed è finalmente tornata a parlar chiaro del suo nuovo progetto legato alla scuola italiana.
In primis ha parlato degli insegnanti, specialmente dei professori universitari: questi non verranno più reclutati con dei concorsi nazionali, ma attraverso delle abilitazioni che verranno loro assegnate dopo un analisi accurata delle loro abilità, in modo uguale per tutti, al fine di poter vedere sempre professori migliori nelle aule. I professori devono lavorare tutti impegnandosi allo stesso modo e ottenendo lo stesso stipendio, e i precari devono essere assunti perché in questo modo costerebbero meno allo stato.
Il secondo punto riguarda i soldi rilasciati alle università: la Giannini riconosce infatti il bisogno di aumentare la quota di 191 milioni ai 7 miliardi solitamente stanziati dallo Stato. L'università ne ha bisogno e potrà riconoscere quanto le sarà versato già prima dell'inizio dell'anno scolastico.
Terzo punto:i discussissimi test d'ingresso delle università. La Giannini li ritiene buoni perché permettono una scrematura degli studenti , ma ritiene che questa possa essere attuata anche in modo migliore, o meglio, “alla francese”: gli studenti in questo caso potrebbero frequentare il primo anno di università liberamente mentre nel secondo si passerebbe a scartarne i peggiori per far continuare solo i migliori.
Altro punto focale: l'aderenza della scuola alla vita reale e professionale. Da qui la previsione di dare più rilevanza agli istituti tecnici e professionali volti creare figure professionali che possano esaltare in particolare le risorse del nostro paese, e il potenziamento delle lingue straniere già a partire dall'elementari. La Giannini afferma infatti che un diciottenne dovrebbe come minimo avere un livello d'inglese C2!
Ed infine ribadisce un “sì” ai licei sperimentali di 4 anni e un “no” ai punti bonus, che fanno sì che un alunno sia considerato per la prestazione di un giorno e non degli sforzi compiuti nell'intero anno della quinta superiore.
E voi, cosa ne pensate delle idee della Giannini? Pensate possa davvero attuare tutti i punti di cui parla o vi aspettato un flop da parte sua? Scriveteci cosa ne pensate all'indirizzo infostudenti@scuolazoo.it o nei commenti qui sotto!
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