Uno dei vantaggi che si pensa di avere passando dalle scuole superiori all'università è proprio quello di poter rifiutare i voti. D'ora in avanti, però, non è più scontato che sia così. Già in molte università si è deciso infatti di togliere questo "privilegio" agli alunni, mentre in quelle in cui esiste ancora ci sono docenti che chiedono di toglierlo.
Uno di questi docenti è il prof. Barolo che insegna Ingegneria a Padova. Le motivazioni per cui gli studenti, secondo lui, non dovrebbero più potere accettare e rifiutare i voti, sono essenzialmente di tipo pratico: "così facendo" dice il docente, "si spreca molto tempo, sia dei docenti che devono più e più volte correggere scritti degli stessi alunni o riascoltarli all'orale, ma anche lo stesso tempo degli studenti che rifiutando un voto rimangono indietro con gli esami".
Il docente aggiunge quindi che il voto segna la fine di un percorso, come non si rifiuta quello della maturità così non si dovrebbe rifiutare quello degli esami all'università. Il fatto di rifiutare i voti inoltre è anche un modo per i giovani, affermano altri esperti del settore, per poter rimanere più tempo in quel "mondo dei balocchi" che è l'università, per paura di affrontare il mondo reale dove le prospettive di lavoro non sono poi così floride.
I docenti che concordano con il prof. Barolo, però, tranquillizzano i ragazzi dicendo che in fin dei conti ormai nel mondo del lavoro quello che conta non è tanto il voto, quanto l'esperienza e, in particolare, la conoscenza dell'inglese e delle lingue straniere, nonché l'università in cui ci si è laureati.
Dal punto di vista di noi studenti però potrebbe essere meno conveniente. La maggior parte di noi è infatti abituata a poter scegliere, che è proprio quello che ci si aspetta che una persona matura (come dovrebbe dimostrare il conseguimento della Maturità) sappia fare.
E voi cosa ne pensate? Rifiutate spesso i voti? O comunque vi piace avere la possibilità di farlo? Scrivetecelo nei commenti qui sotto!