Ripetizioni. Costi esorbitanti per le famiglie e niente di dichiarato. Cerchiamo di capire bene come funziona.
Tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo fatto le tanto odiate ripetizioni. Cerchiamo qualcuno che ci possa seguire, tentiamo di migliorare i nostri voti o di passare i debiti formativi. Ma quanto costa in media alle famiglie? Dipende.
I parametri che fanno variare i costi sono due. Prima di tutto, la scelta di chi ci debba dare le ripetizioni. Ci sono diverse possibilità, che variano dal docente universitario al ragazzo liceale. Nel primo caso i costi medi sono: 30 euro per le lingue, 35 per matematica e ben 37 per greco. Quindi, in media, una famiglia con un ragazzo che fa ripetizioni di greco spenderà circa 925 euro al mese (in media le ore di ripetizione sono 25). Se invece si sceglie un ragazzo liceale, i prezzi sono molto più ammortizzati, si passa a 10/15 euro all’ora, a volte anche meno.
Il secondo parametro è chi deve prendere le ripetizioni, cioè noi. Se siamo ragazzi liceali, i prezzi sono quelli elencati prima. Se invece si tratta di ragazzi universitari, i professori chiedono circa dai 20 ai 25 euro all’ora, insomma, un po’ di meno.
Ma il problema non è finito qui. La maggior parte delle volte tutti questi soldi vengono sborsati in nero. L’unione consumatori ha stimato che circa il 95% delle ripetizioni non generino nessun introito al fisco. Quindi, oltre a dover pagare cifre non indifferenti, queste sono completamente in nero, quindi illegali.
Il problema delle ripetizioni è sempre esistito. I professori o gli studenti ne approfittano per arrotondare un po’, mentre chi viene aiutato difficilmente richiede che il tutto venga dichiarato. Problema risolvibile? Secondo l’Unione sì, basterebbe intensificare i corsi a scuola o fare ripetizioni di gruppo, in genere meno care.
E tu cosa ne pensi? Hai mai fatto ripetizioni? Se sì, in cosa e quanto le pagavi? Faccelo sapere.
