Avevamo già discusso nei giorni scorsi intorno alla tanto intricata vicenda degli scatti di anzianità maturati nel 2013 e poi temporaneamente richiesti indietro dal Governo sottoforma di una diminuzione di stipendio a tranche di 150 € (leggi anche Dietrofront del Governo, nessun taglio a stipendi insegnanti). Dopo un delicato confronto tra Ministri, l'esecutivo ha infine deciso di ritirare la proposta, rimettendoci anche la faccia, e adesso l'ultima notizia è quella dell'approvazione ufficiale del decreto attuo a salvare quegli aumenti di stipendio dovuti agli scatti di anzianità.
Circa 52mila lavoratori tra insegnanti e personale ATA possono così tirare un definitivo sospiro di sollievo e godersi l'aumento della retribuzione. La copertura prevista per l'esborso dei soldi conseguenti agli aumenti è attestata intorno ai 490 milioni, ripartiti fra i 120 milioni di scatti maturati nel 2012 e i restanti 370 milioni dell'anno passato.
La curiosità è che tale copertura non andrà a influire in alcun modo sul bilancio dello Stato. Com'è possibile questo? Semplicemente questi soldi saranno probabilmente prelevati dai fondi per il miglioramento del Piano d'Offerta Formativa e in parte derivereranno anche dai passati tagli all'istruzione. Fondi scolastici saranno dunque ridimensionati per reperire quei soldi che serviranno per ricompensare l'esperienza accumulata dai nostri insegnanti e dal personale scolastico. Non ci resta altro se non sperare almeno che questa esperienza comporti anche un miglioramento sostanziale dell'insegnamento delle materie scolastiche.
Cosa pensate voi di questi avvicendamenti e della soluzione adottata dal Governo? Siete d'accordo che gli aumenti salariali dei docenti vengano pagati con soldi legittimamente dovuti al miglioramento del nostro sistema scolastico o credete che l'offerta scolastica dovrebbe avere una priorità maggiore?
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Riccardo di Scuolazoo - Infostudenti