Quest’anno c’è stato un caos totale in merito alle assegnazioni dei professori. Infatti, 250 mila prof hanno cambiato cattedra quest’anno. Un dato allarmate poiché rappresenta il triplo del solito.
Questo andazzo pesa moltissimo agli studenti, ogni prof ha il suo metodo e un modo diverso di rapportarsi con gli alunni. Ma ancora prima pesa agli insegnanti che vagano per le scuole. L’opposto di quello che diceva Tullio De Mauro ovvero : “la scuola è degli studenti, non degli insegnanti”.
Per gli alunni la scuola è una seconda casa, ma lo è anche per le famiglie degli stessi e per i professori. La denuncia alla scuola impazzita è contenuta in un dossier di “Tuttoscuola”, che non fa sconti a nessuno. No al governo Renzi, no alle burocrazie ministeriali, incapaci di valutare gli effetti catastrofici di quello che sta accadendo. No ai sindacati, pronti a superare insieme valanghe di avvocati.
Per non parlare dell'ampia perdita di alunni delle scuole superiori causata anche da questa situazione.
Nella “girandola” delle cattedre del 2016 il 78% dei docenti trasferiti (l’82% dei maestri di primaria e il 71% dei professori di scuola media) risulta nato nel Mezzogiorno (Sud e Isole). Numeri implacabili, e pesanti anche solo per essere pronunciati.
Il guaio più grave, però, è che in meno di 20 anni le scuole meridionali hanno perso mezzo milione di studenti (-14%), mentre quelle del centro-nord hanno riempito le aule con quasi 800 mila in più (in buona parte stranieri): un dato positivo, un incremento del 20%.
Risultato: mentre nel Mezzogiorno calano le classi, crescono i maestri e i professori, che sperano di essere trasferiti vicino casa. Il problema è che ci sono 53 mila richieste, ma soltanto 29 mila posti.
Voi invece in che situazione siete? Vi è capitato di cambiare docente spesso nel corso dell'ultimo anno? Fatecelo sapere qui sotto nei commenti!