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Scuola 3.0: ecco come saranno le lezioni del futuro

10 novembre 2014

Avanguardie educative: è questo il nome del progetto che ha raggruppato al Salone dell'Educazione di Genova ventidue esperienze di scuola alternativa provenienti da tutto il territorio italiano. Ventidue riforme di scuola direttamente dal basso; ventidue anticipazioni di quella che potrebbe essere la scuola del futuro e che, in poche città, è invece il presente.

Si sono così dati appuntamento professori e studenti per mostrare al resto del Paese la realtà di istituti che hanno deciso, con coraggio, di accogliere il futuro; modelli di scuola che sono da conoscere e da sottolineare all'attenzione pubblica. Incontriamone anche noi qualcuno.

"Lezioni rovesciate" al Savoia Benincasa di Ancona, dove i compiti sembrano precedere le spiegazioni; gli studenti, infatti, si impegnano prima di tutto in ricerche a casa secondo determinate indicazioni e il giorno dopo, in classe, si confrontano tutti insieme con le presentazioni elaborate, dando vita così a lezioni più coinvolgenti e ampie.

"Spaced Learning" al Majorana di Brindisi, dove le lezioni sono intervallate ogni 10 minuti da una pausa. Al Volta di Perugia sono in sperimentazione, invece, i Dipartimenti Disciplinari, al cui interno gli studenti sono liberi di muoversi per seguire le singole lezioni, secondo un sistema che un po' ricorda quello di alcune università. Qui gli studenti sono muniti di un badge con il quale possono registrare ogni singolo accesso e uscita da una lezione, oltre che il calendario scolastico.

Più prevedibile, ma non per questo meno rilevante, è stata l'innovazione del Bertolucci di Parma, dove è stato introdotto l'orario lungo: scuola aperta dalle 8 alle 20, la quale diventa così il nucleo dell'organizzazione delle attività dei giovani e del loro incontro. Al Pacioli di Crema e al Tosi di Bursto Arstizio hanno deciso, invece, di puntare sull'allenamento della capacità di dibattito, ovvero di saper discutere secondo regole e tempi precisi.

È stato anche presentato il progetto "Piccole scuole crescono", con il quale ci si sta impegnando per introdurre la possibilità di seguire le lezioni in remoto in quei paesini di montagna dove le scuole, d'inverno, spesso non sono raggiungibili dagli studenti. Sono seguite, poi, le presentazioni di tante altre idee di cambiamento e rinnovamento del sistema scolastico di cui dovremmo fare tesoro.

E voi, cosa proporreste come cambiamento, anche piccolo, da apportare alle scuole di oggi? Cosa aggiungereste o togliereste dal vostro istituto, se foste presidi, per far sentire un leggero vento di innovazione? Commentate o scrivete a infostudenti@scuolazoo.it!

Riccardo Gemma

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