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Ecco cosa gli italiani cambierebbero delle nostre scuole!

19 ottobre 2014

Ecco cosa pensano i giovani della scuola italiana!In questi tempi di digitalizzazione e grande (o quasi) disponibilità di connessione, le consultazioni on-line hanno assunto un'importanza maggiore, riconosciuta, come ben sappiamo, anche dalla politica, come si può notare dal mega-questionario "La Buona Scuola". Proprio sulla scuola e sul parere di studenti e adulti, anche Media World, leader nella distribuzione dell'elettronica di consumo, ha voluto indagare, proponendo, più in piccolo, delle domande piuttosto interessanti. Andiamo a conoscere le reazioni di chi si immagina una scuola anche un po' alternativa.

SCUOLA 2.0 – Il 25% degli intervistati combatterebbe la noia delle lezioni con più strumenti digitali interattivi, come le lavagne elettroniche e i tablet. Una percentuale piuttosto bassa, se si considera, oltretutto, che il 68% preferisce il metodo tradizionale di prendere appunti, contro un 11% che si affiderebbe ai tablet e un 13% che ricorrebbe alla registrazione delle lezioni. Il 65% è favorevole all'e-learning, ma tra questi una buona parte completerebbe lo studio con la presenza fisica in classe. Il 41% vorrebbe poter scaricare le lezioni da un portale digitale e un piccolo, ma non insignificante, 10% apprezzerebbe l'idea di un blog scolastico su cui potersi confrontare con i compagni su tematiche e argomenti oggetto di studio.

COMPITI A CASA – Stranamente, solo il 13% dei questionati si è detto contrario all'assegnazione di compiti a casa. Dei restanti, il 46% è favorevole, ma preferisce svolgerli con l'aiuto di Internet, il 26% si trova più a suo agio a svolgerli in compagnia di amici o di un adulto, mentre il 15% dice di apprezzare l'ambiente silenzioso delle biblioteche dove potersi concentrare al meglio.

COMPITI IN CLASSE – Le attuali verifiche hanno passato l'esame! Il 66% le ritiene utili e le conferma nella loro forma corrente; il 20% le preferirebbe come quiz, mentre il 7% si troverebbe a suo agio con le "televerifiche", ovvero test a distanza tramite PC. Appena 7 è la pecentuale di chi abolirebbe definitivamente i compiti in classe.

INGLESE IN ANTICIPO – Pare che il ciclo scolastico non sia sufficiente per imparare bene una lingua: il 90% degli intervistati afferma la necessità di anticipare l'insegnamento della lingua inglese alla scuola dell'infanzia (39%) o addirittura prima, nei primissimi anni di vita (26%).

PASSATO VS FUTURO – Il rinnovamento si è qui scontrato con la tradizione: il 37% vorrebbe sostituire, nei licei, lo studio delle lingue classiche con una seconda lingua straniera moderna o con un approfondimento di informatica. Altrettanti sono coloro che, invece, difendono l'insegnamento del latino e del greco.

SCUOLE SEMPRE APERTE – Solo 1 su 5 ha desidera che le scuole prolunghino la loro apertura, per lo spazio compiti e per attività extra. Non stupisce che il 38% vorrebbe meno ore in settimana o più vacanze, mentre il 42% è soddisfatto delle cose così come stanno.

Queste le risposte raccolte dall'indagine di Media World: risposte che provengono disparatamente da chi ha dichiarato di essere o di essere stato "secchione" (15%), uno studente medo, ovvero responsabile, ma con altri interessi (51%), potenziale studente dalla scarsa applicazione (39%) e un vero evasore delle lezioni (5%). Voi, quali pareri vi sentite di esprimere sui punti toccati da questo sondaggio? Noi di Scuolazoo accogliamo le vostre proposte con la campagna di ascolto #LaNostraScuola! Infine, in quale delle quattro categorie appena descritte vi inserireste onestamente? Commentate o scrivete a infostudenti@scuolazoo.it!

Riccardo Gemma di Infostudenti


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