Un gruppo di liceali cuneesi sono in gita a Roma. La sera come al solito i professori prendono congedo per lasciarli raggiungere le stanze e riposare con la solita raccomandazione “Ragazzi, andate a dormire, oggi è stata una lunga giornata e domani lo sarà ancora di più perciò andate in camera e riposate! A domani!”. Ma si sa, in gita chi è che non vuole divertirsi e la sera scambiare quattro chiacchiere con i propri compagni?
I ragazzi si sono così organizzati, all’insaputa dei loro insegnanti, e tra sguardi furtivi, messaggini sul cellulare e un passaparola generale, si sono presto ritrovati in una stanza sola tutti insieme. Probabilmente però la loro intenzione non era quella di fare solo quattro chiacchiere: è probabile che alcuni di loro abbiano bevuto e la situazione è sfuggita di mano. Alcuni ragazzi infatti han preso un loro compagno, all’apparenza molto assonnato, e han cominciato a spogliarlo, a circondarlo e “addobbarlo” con caramelle e marshmallow sino ad arrivare a tagliargli i capelli, riprendendo tutto da un telefonino in un video che al ritorno della gita è diventato virale.
Tutti gli alunni, i genitori e gli insegnanti vengono così a sapere cos’è accaduto e la preside Germana Muscolo decide di prendere dei provvedimenti severi nei confronti di quei 14 ragazzi che hanno partecipato all’atto di bullismo: prima li convoca uno per uno e successivamente decide di assegnar loro un 4 in condotta e di sospenderli due settimane. I genitori tuttavia non ci stanno “Due settimane di sospensione sono troppe, i ragazzi non possono neanche accedere alle lezioni on- line e in questo modo vanno incontro a una bocciatura sicura. Perderanno un anno per quello che era solo uno scherzo tra ragazzi, il cui unico intento era ridere. Forse hanno esagerato, ma non volevano fare del male a nessuno. Inoltre i ragazzi dovevano essere controllati meglio, ma un professore si è tirato indietro proprio prima della partenza.”
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La preside però rimane ferma nelle sue decisioni: i ragazzi dovranno scontare la punizione, alcuni di loro, insieme ai genitori, ne comprenderanno il perché, altri forse no, ma secondo la preside è importante per il bene di tutti stabilire cosa si può e non si può fare in una gita educativa.
Secondo voi è giusta la punizione a cui sono stati sottoposti i ragazzi la ritenete eccessiva? Scriveteci all’inidirizzo infostudenti@scuolazoo.it o nei commenti qui sotto!