Geminidi 2017: quando e come vedere le stelle cadenti a dicembre
“La pioggia di stelle cadenti più bella dell'anno”: con una definizione del genere, a opera degli esperti, è davvero impossibile perdersi il passaggio delle
Geminidi, lo sciame meteorico che in questi giorni è visibile a occhio nudo da chi vorrà trasformarsi in nottambulo e alzare gli occhi verso la volta stellata. A metà dicembre, infatti, in corrispondenza con la
notte di San Lucia e i giorni successivi, si registra in genere un picco di
stelle cadenti e, quest'anno, in particolare modo, si dice che siano ben osservabili (cielo non coperto permettendo). Siete pronti a esprimere uno o più desideri che avete nel cassetto? Da soli o in compagnia, è un evento naturale da non perdere. Occhi al cielo dunque: ecco cosa sapere sulle
stelle cadenti di dicembre 2017, quando vederle, cosa sono e i migliori punti di osservazione.
Sono in arrivo altre stelle comete, con picco previsto per domenica 22 aprile! Ecco come vederle e quando:
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Foto: NASA/JPL-Caltech[/caption]
Sciame meteoritico 2017: quando vedere le stelle cadenti di dicembre
L'appuntamento fissato dagli astronomi con il culmine di visibilità a occhio nudo di questo fenomeno astronomico è per le due notti di
mercoledì 13 dicembre (la notte di Santa Lucia) e di
giovedì 14 dicembre, anche se il periodo di attività massima è previsto dal 10 al 15 dicembre. I più fortunati potrebbero arrivare a scorgere circa cento meteore all'ora, oltre al “padre” delle stesse Geminidi, l'
asteroide Phaethon.
Le condizioni sono ancora migliori rispetto a quelle dell'anno scorso, e la visibilità risulta anche maggiore di quella riscontrata nel corso della notte di San Lorenzo: non ci sarà infatti la luce della luna piena a sovrastare le stelle cadenti, e pertanto le Geminidi si candidano come
fenomeno meteorico più spettacolare dell'anno.
Geminidi: dove vedere le stelle cadenti
I consigli di massima, in questi casi, sono sempre gli stessi. Per poter sfuggire all'inquinamento luminoso della città è meglio spostarsi su
luoghi collocati su alture, oppure
abbandonare i centri abitati per la notte. A questo punto bisognerà fissare lo sguardo verso il radiante, ovvero nella direzione da cui provengono le meteore (per gli astronomi in erba: le coordinate sono quelle della stella alpha della costellazione dei Gemelli, ma spostate di alcuni gradi a nord/ovest). Si ricorda poi che il momento migliore per vedere le Geminidi è la seconda parte della notte, in quanto il punto di riferimento della costellazione sarà più alto in cielo e quindi più visibile.
Nel caso in cui le condizioni di visibilità non siano buone – per esempio per il passaggio di nuvole – oppure se si temono temperature troppo basse, allora sarà in ogni caso godersi lo show tramite il sito del
Virtuale Telescope Project, che permette di monitorare la “caduta” delle meteore e il passaggio dell’asteroide Phaethon, sia tramite un punto di osservazione in Italia che dal deserto dell’Arizona.
Stelle cadenti: cosa sono le Geminidi e Phaethon
In termini di spiegazioni scientifiche accurate, con il termine “
pioggia di meteore” si intende il passaggio delle Terra nelle vicinanze dell’incrocio tra la sua orbita e quella del corpo che ha dato origine allo sciame meteorico: a tutti gli effetti il nostro pianeta si immerge nella
nube di polveri che è stata prodotta da Pheathon nel corso del suo viaggio intorno al Sole. Quelle che vediamo, insomma, non sono stelle ma soltanto pezzetti, briciole, pulviscolo celeste che brucia all'istante a contatto con l'atmosfera terrestre, e che per questo motivo lascia nel cielo la sua caratteristica scia.
L'
asteroide 200 Phaethon è invece un oggetto avvolto dal mistero, inserito nella categoria dei Potentially Hazardous Asteroid (ovvero gli asteroidi potenzialmente pericolosi): la sua origine è ancora sconosciuta, arriverà a circa 10 milioni di chilometri di distanza dalla Terra il prossimo 16 dicembre. Le sue
dimensioni sono ragguardevoli (è il terzo della sua categoria con un diametro di circa 7 km), tanto che sarà possibile osservarlo anche con l'ausilio di un binocolo di prestazioni medie: si troverà infatti tra le costellazioni di Perseo e Pegaso.
Secondo alcuni Phaethon sarebbe da catalogare come
cometa non attiva, ovvero senza chioma né coda, proprio perché la sua orbita è la stessa dello sciame meteorico delle Geminidi. Le comete infatti sono solite produrre scie di polvere che formano le meteore.
(Foto: Pixabay)