
Studenti disabili sempre più da soli! Sicuramente tanti di voi hanno avuto o hanno tuttora un compagno di classe con qualche disabilità e probabilmente la maggior parte di questi ha la fortuna di essere seguito a dovere e di sentirsi ben inserito tra tutti gli altri ragazzi. Purtroppo però, la situazione italiana sotto questo aspetto non è così rosea: una buona parte non riceve le adeguate attenzioni e una modesta percentuale fatica addirittura ad essere ammesso in classe.
Incentrata su questo tema e promossa da Cittadinanzattiva e dall'Unione Italiana Lotta per la Distrofia Muscolare, è partita il 18 Marzo la campagna di sensibilizzazione "Assente Ingiustificato". Il titolo naturalmente non è casuale: ad essere assenti non sono solamente quei ragazzi che per vari motivi non sono riusciti ad ottenere l'ammissione a scuola, ma lo è anche lo Stato che di fatto, con tagli e sempre meno investimenti, non risponde con impegno alla necessità di offrire sostegno e istruzione validi per i giovani più bisognosi.
I dati parlano chiaro: il 9% delle famiglie italiane si trova costretto a far ricorso alla magistratura per vedersi riconosciute le ore minime di sostegno a scuola per il proprio figlio disabile. Mediamente ogni studente affetto da disabilità dispone di 10/13 ore nella scuola primaria e 8/10 nella scuola secondaria, numeri che hanno del ridicolo e che intuitivamente sono conseguenza della mancanza di fondi.
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In un contesto così, in cui è anche da considerare l'incremento del numero di giovani disabili a scuola, l'intervento di iniziative come questa è provvidenziale. Giunta alla nona edizione, si è infatti finora impegnata nell'abolizione di queste barriere psicologiche e talvolta fisiche (sovente è anche solo la scuola-edificio il vero ostacolo, in quanto sprovvisto di attrezzatura per l'agevolazione degli studenti in particolare affetti da disabilità motorie), anche grazie all'aiuto di enti locali.
La scuola potrebbe essere davvero un luogo di rinascita per questi ragazzi, una casa. Lo Stato purtroppo non cura a dovere il nostro sistema scolastico, ma chiunque può dare anche solo un piccolo aiuto. Questo articolo ha un po' la natura di un appello, rivolto a tutti voi giovani e non che a scuola siete a contatto con questa realtà e che potete contribuire aiutando i ragazzi più in difficoltà a sentirsi bene, sicuri di sè e integrati nella scoietà!
E voi ragazzi avete dei compagni disabili nella vostra classe? Come vi rapportate con loro? Ma soprattutto se qualcuno di voi è affetto da qualche handicap come vive la scuola? Raccontate le vostre esperienze a scuolazoo@gmail.com.
Riccardo Gemma & Simone Cioè