
Il “colpevole” uno studente di origini indiane evidentemente molto portato per l'informatica; la sua colpa quella di aver aiutato alcuni compagni a “correggere” dei voti un po' deludenti. A scoprirli sono stati i carabinieri dopo che preside e insegnanti si erano insospettiti per alcuni voti magicamente balzati da 3 a 9. Un po' strano effettivamente...
Il ragazzo è adesso chiamato a rispondere delle sue azioni in Tribunale, ma nel frattempo nuove prospettive si presentano per lui. Così come successe nella carriera di tanti hacker informatici, un'azienda del posto, la Ceremit di Thiene, lo ha contattato per conoscerlo e cercare di offrirgli qualcosa per il futuro, provando appunto a sfruttare le sue abilità per uno scopo più costruttivo.
Un episodio che ha dello straordinario nella nostra piccola realtà di studenti, ma da prendere metaforicamente come esempio. Ci dimostra infatti come anche le cose fatte un po' “fuori dagli schemi” possano a volte portare risultati positivi. Certo, è sempre bene agire nel giusto, ma non fa comunque mai male mettere in mostra le proprie capacità, nemmeno quelle più particolari.
Nel frattempo un augurio al giovane vicentino e alla sua carriera da informatico: chissà che un giorno non diventi il nuovo Steve Jobs!
Quanto a voi, invece? Avete mai combinato qualche guaio a scuola riuscendo però poi a trarne veri vantaggi? O alla fine sfortunatamente avete sempre e solo pagato il peso delle vostre punizioni?
Riccardo Gemma & Simone Cioè