Compiti a casa. Tutti li odiano e tutti ne farebbero volentieri a meno, soprattutto dopo aver passato già 5 o 6 ore estenuanti dietro ai banchi la mattina, ma i più odiati sono senz'altro quelli da svolgere nel week-end. A questo proposito, si è rinvigorito in questi giorni il dibattito intorno alla legittimità dei compiti a casa assegnati per il primo giorno di rientro da una festività (che sia una ricorrenza particolare o una comune domenica) forte della riesumazione di una circolare ministeriale risalente al 1969 che impedisce l'assegnazione di compiti per tali giorni.
Il testo originale della circolare parla chiaro: “ […] questo Ministero è venuto nella determinazione di disporre che agli alunni delle scuole elementari e secondarie di ogni grado e tipo non vengano assegnati compiti scolastici da svolgere o preparare a casa per il giorno successivo a quello festivo, di guisa che nel predetto giorno non abbiano luogo, in linea di massima, interrogazioni degli alunni, almeno che non si tratti, ovviamente, di materia, il cui orario cada soltanto in detto giorno. Si potrà del pari far luogo ad interrogazioni quando ciò sia richiesto dallo stesso interesse degli alunni, in vista di scrutini o di esami imminenti, ad esempio per poter riparare in caso di precedenti valutazioni sfavorevoli”.
Il Ministro Carrozza è però intervenuto lesto a raffreddare gli entusiasmi, facendo notare che quelle disposizioni sono ormai superate dalle leggi correnti e pertanto rese invalide. Ciò che però emerge è comunque che la correttezza dei compiti a casa è discutibile e che porta una storia che in passato ha visto favorire gli studenti.
Sicuramente oggi è il caso di porci ancora le stesse domande sulla questione, rapportandole ai dati e ai risultati della scuola odierna. Bisogna considerare inoltre che la scuola e lo studio non sono gli unici modi di cui un ragazzo dispone per accrescere il proprio livello culturale, ma che sport, viaggi ed esperienze varie come possono esserlo mostre, letture personali, anche programmi TV educativi, sono portatori di tante nuove conoscenze che ugualmente partecipano alla formazione della persona.
E voi cosa ne pensate dei compiti a casa? Quante ore spendete mediamente per lo studio personale? Fateci sapere le vostre considerazioni commentando o scrivendoci all'indirizzo infostudenti@scuolazoo.it!
Riccardo di Scuolazoo - Infostudenti