Esame Maturità 2020: quali sono le domande a cui non abbiamo ancora una risposta
La Maturità 2020 sembra essere un puzzle che si completa tassello per tassello man mano che passano i giorni. Se da un lato diversi dubbi sono stati risolti dalla Ministra Azzolina nei suoi ultimi interventi, dall'altra parte ci sono ancora tanti punti di domanda a cui non abbiamo una risposta. Il tempo stringe e l'ordinanza ministeriale, ovvero il documento d'identità della Maturità 2020, non è stata ancora pubblicata dal Miur. Quali sono le domande sull'Esame di Stato a cui non abbiamo ancora una risposta? Facciamo il punto in questo articolo.
Orale Maturità 2020: quando sapremo se si può fare in presenza?
Sia il Premier Conte che la Ministra della Scuola, Lucia Azzolina, hanno detto che stanno lavorando con tutte le loro forze per permettere ai maturandi di fare l'orale in presenza. Ma stando ai fatti, la situazione non è ancora del tutto sicura e non si sa se sarà effettivamente possibile mettere in atto questa cosa, soprattutto se la sicurezza degli studenti non è garantita. Quando si saprà se l'esame si farà in presenza o meno? Questo verrà chiarito nell'ordinanza o si dovrà aspettare gli ultimi giorni prima dell'esame per scoprirlo? Se il Miur dovesse decidere di fare l'orale in presenza, le scuole dovranno attrezzarsi per garantire la sicurezza di professori e alunni, e ciò comporterà sicuramente del lavoro da parte degli istituti che per struttura o collocazione, non possono ad oggi garantire questa sicurezza. Verrà fatto un decreto ad hoc con delle direttive specifiche o ogni scuola si regolerà autonomamente?
Maturità 2020, tutti ammessi: ma come funziona il voto di promozione?
Partiamo dal primo punto: i voti degli studenti. Secondo quanto stabilito dal decreto del Miur del 6 aprile 2020, tutti i maturandi sono ammessi all'Esame di Stato, a prescindere dalla loro media. La Ministra Azzolina ha però detto che la promozione non è scontata e che l'esame sarà valutato seriamente. Per ora sappiamo che l'orale potrà valere massimo 40 punti e che tutto il percorso pregresso avrà un peso di 60 punti. Quest'ultimo punto, non ancora così chiaro, potrebbe tradursi in diversi modi. I 60 punti corrisponderanno ai crediti formativi accumulati nel corso del triennio, e ciò comporta una conversione dei crediti che non è stata ancora comunicata. Oppure i crediti rimarranno gli stessi e i punti mancanti verranno stabiliti da altri fattori. E che fine fanno le eventuali insufficienze, se uno studente le aveva in diverse materie? Che peso avranno sull'orale? Si rischia la bocciatura? Non lo sappiamo ancora.
Esame di Stato 2020: cosa succede a chi non ha seguito la didattica a distanza?
Le assenze rientravano tra i requisiti di Maturità 2020 ma adesso che tutti sono ammessi, non verrà fatto il conteggio dei numeri di giorni in cui non siete stati presenti in classe. C'è però da considerare il fatto che alcuni studenti, e non sono pochi, non hanno seguito la didattica a distanza per diversi motivi: assenza di connessione in casa, mancanza di dispositivi adeguati. La lista può continuare. Cosa succede a questi studenti? Vengono ammessi ugualmente agli esami o rischiano di essere rimandati alla sessione suppletiva? Questa è un'altra domanda a cui non abbiamo risposta.
Maturità 2020, privatisti: perché a settembre e cosa succede se le scuole non dovessero riaprire?
Nel decreto del 6 aprile 2020, il Miur ha deciso che i privatisti, cioé i candidati esterni, potranno sostenere l'esame di Maturità quando la situazione di emergenza sarà rientrata, con (a quanto pare) modalità diverse rispetto a quelle stabiliti per gli interni. Come mai? E cosa succede se l'emergenza non dovesse rientrare per settembre e l'esame non si potrà sostenere? E chi vuole iscriversi all'università o partecipare ad uno dei test d'ingresso previsti per i primi giorni di settembre come fa senza diploma? Il Miur non ha ancora chiarito la siutazione.
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