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Sono poco più di quindici righe scritte di solito ma la versione di greco è la più temuta e odiata tra le seconde prove della Maturità.
Due anni fa uscì in seconda prova la versione di Luciano di Samostata "Codice etico dello storico".
Aristotele non esce dal 1978; Platone nel 1987 («Prime esperienze politiche di Platone») e nel 2004 («Il lungo cammino dell’uomo verso la convivenza civile»; Plutarco nel 2006. Nel 2001, gli esperti del ministero scelgono Epitteto, un autore poco frequentato, con un brano, «L’uomo cittadino del mondo».
La scelta di un filosofo per la versione d’esame è un’
arma a doppio taglio: può essere un vantaggio per lo studente che conosce l’autore e il suo pensiero, ma le difficoltà si presentano per la scelta lessicale.
Gli studenti del liceo classico sperano esca Lisia o Plutarco biografo, lineari nella loro struttura.
Urlano sentendo nominare Demostene (è uscito negli anni ’90 e ha fatto strage). Si aspettano i filosofi, da Platone ad Aristotele, autori che riescono sempre a mettere a dura prova i nervi dei maturandi.
Comunque sia, gli studenti sperano in un brano più corto dell’ultimo uscito (17 righe) e preferibilmente senza errori da parte del ministero.
Già perchè nel
testo del 2008 a causa di due tagli operati sul testo originale di Luciano, saltarono fuori due imprecisioni nella punteggiatura che alteravano la struttura logico sintattica della parte centrale del brano.
Un punto da mettere dopo la parentesi, una virgola al posto di un punto. Mancava pure una parola nel brano del «Codice etico dello storico» di Luciano di Samosata, e l’ispettrice Caterina Petruzzi, presidente della struttura tecnica per gli esami di Stato, ci lasciò il posto (gaffe anche sul testo di prima prova di Montale!)
Per saperne di più sulle indiscrezioni e sulle probabili tracce di prima prova e seconda prova non vi resta che rimanere sul sito di Scuolazoo.
Scritto da La Francy
