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Piano Nazionale Scuola Digitale: cos'è e come funziona

22 gennaio 2018

Piano Nazionale Scuola Digitale: il Miur promuove la scuola del futuro

Immaginate studenti e studentesse delle medie che elaborano un programma di coding per creare giochi interattivi utili agli studenti delle elementari per imparare l'inglese. Pensate a una band di robot che suona in base a un programma creato da giovani oppure a una stampante braille low cost progettata e realizzata in un un laboratorio scolastico. Fantascienza? Cose che accadono solo nei college americani più esclusivi? Ebbene no: siamo in Italia, nella scuola del futuro, anzi già di oggi. È quanto è stato sperimentato durante "Futura", una tre giorni di iniziative formative e dibattiti pensati dal Ministero dell'Istruzione, della Ricerca e dell'Università e dal Comune di Bologna per fare il punto sul Piano Nazionale Scuola Digitale. Il punto di partenza del progetto è chiaro a tutti i Millennials: la scuola di oggi e del prossimo futuro non può rinunciare alla tecnologia e al mondo del digitale, ma deve dare a studenti e docenti gli strumenti per avvalersi degli smartphone, degli altri dispositivi digitali e delle risorse online con il fine di aiutare l'apprendimento e la formazione dei ragazzi. Il Miur, su volontà della ministra Valeria Fedeli, ha quindi dato l'opportunità a oltre 2000 studenti e studentesse e a più di 300 insegnanti di prendere parte a un programma ricco di eventi, come laboratori, incontri, gare e condivisione di buone pratiche per fare in modo che la scuola vada verso un cambiamento positivo, abbracciando il mondo del digitale con un fine utile per l'apprendimento. Le iniziative promosse non sono certo finite qui: dal decalogo sull'utilizzo degli smartphone in classe ai progetti di educazione all'imprenditorialità, ecco tutti i risultati raggiunti con Futura e cosa sapere sulla scuola di domani. miur digital futura

Progetto Futura del Miur: verso una scuola sempre più digitale

Durante le tre giornate di manifestazione a Bologna, dove sono state presentate più di 860 iniziative da parte delle scuole, sono stati presentati anche i risultati dei gruppi di lavoro ministeriali sull’uso di smartphone, tablet e computer personali a scuola e sulle metodologie didattiche innovative. Da una parte, quindi, l'obiettivo del Miur è quello di dotare le scuole di strumenti tecnologici sempre più all'avanguardia (pc, wireless, laboratori, banda larga, apprendimento online) e dall'altra quello di regolamentare l'uso dei dispositivi digitali dei ragazzi a scuola e formare i docenti affinché sappiano come utilizzare tutti gli strumenti tecnologici per rendere l'apprendimento più immediato ed efficace. Ecco in particolare i risultati presentati dalla ministra Valeria Fedeli durante Futura:
  • Curriculum di Educazione Civica digitale online, con un decalogo sull'utilizzo dello smartphone a scuola da parte di studenti e docenti;
  • 25 milioni di euro stanziati per la formazione degli insegnanti all'educazione digitale;
  • Educazione all'imprenditorialità: percorsi di 30 ore finanziati dal Miur per educare gli studenti all'imprenditorialità come strumento di crescita individuale e collettiva, che si terranno nelle scuole medie e superiori di tutta Italia.
(Credits: Miur)
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