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Giornata nazionale sulla sicurezza scolastica, ovvero fra il dire e il fare

23 novembre 2016

Il 20, 21 e 22 novembre sono stati tre giorni dedicati alla sicurezza nelle scuole, che hanno avuto il loro apice proprio ieri, durante la Giornata nazionale sulla sicurezza scolastica promossa direttamente dal Ministero dell'Istruzione.

La scelta di questa data non è assolutamente casuale: fa riferimento alla tragedia che nel 2008 ha consumato il Liceo Darwin di Rivoli, in provincia di Torino, quando il crollo di un controsoffitto provocò la morte del diciassettenne Vito Scafidi.

La sicurezza nella scuole resta una vera e propria emergenza nazionale, considerato il fatto che negli ultimi tre anni ci sono stati be 112 crolli e 18 feriti. Il numero di scuole che presenta lesioni strutturali è inoltre davvero imbarazzante, per non parlare di tutte quelle scuole che si trovano in zone con elevata sismicità, ma delle quali solo l'8% è stato realizzato seguendo la normativa antisismica.

I pericoli presenti all'interno delle scuole non sono soltanto legati ai crolli dei soffitti, ma anche a qualcosa di molto più pericoloso: in alcuni edifici è stata infatti rilevata la presenza di amianto, materiale che può provocare tumori mortali. Questa condizione letale riguarda ben 2.400 scuole, popolate ogni giorno da 350mila alunni e 50mila persone tra insegnanti e personale amministrativo e ausiliario.

Il Governo continua a stanziare migliaia di euro per l'edilizia scolastica, ma situazioni simili a quelle appena citate si verificano in pratica settimanalmente. Se è stata calendarizzata una Giornata nazionale sulla sicurezza scolastica, si spererebbe che il senso di questa data non fosse soltanto percepibile a parole, ma avesse un valore concreto.

Le scuole sono luoghi dove milioni di persone trascorrono buona parte della loro giornata, qualunque sia il ruolo che svolgano. Quanti di voi vorrebbero svegliarsi la mattina con il timore di rimanerci secchi? Evenienze del genere non dovrebbero essere nemmeno ipotizzabili dunque: dovremmo pensare soltanto a imparare, stare bene con i compagni e a sognare il futuro che ci piacerebbe tanto avere.

 
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