Ed eccoci ancora qui a parlare dell'ultima riforma che ha fatto piangere dall'invidia una generazione intera (se viveste sulla luna sto parlando di noi '98). Nel mio scorso articolo non mi ero soffermato troppo sulla Prova Invalsi che gli studenti del prossimo anno dovranno affrontare. È arrivato il momento di farlo.
Ma andiamo con ordine.
Che cos'è una Prova Invalsi? Sono delle prove di matematica, italiano (e per il prossimo anno anche inglese) che, secondo il Ministero dell’Istruzione, servono a valutare il livello di preparazione degli alunni italiani. Non so voi, ma quando si parla di
crocette più che a competenze io penso a
fortuna e
copiature facili (ma ehi, sarò io).
È facile intuire il distacco totale dalla
terza prova. Da qui i primi dubbi e le prime arrabbiature. Sarà corretto valutare sulla base delle Invalsi? Queste fantomatiche prove saranno
"Requisito per accedere all'esame di maturità", ma non incideranno sulla valutazione. E lo sappiamo come funzionano gli studenti. Se una cosa non fa media, non si studia. Serve per l'ammissione? Scommetto che mettendo tutte "A" lo prendete quel 6, si chiama
probabilità. Va bene, va bene, la smetto di fare il polemico. Ma voi poi mi scrivete qui sotto i nomi di quelli che studiano le materie che non saranno in terza prova.
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Un tipico studente che sta per affrontare la terza prova. O la seconda... O il colloquio...[/caption]
Un altro punto grazie al quale le future generazioni di studenti possono gioire riguarda la
data in cui si svolgeranno queste prove. Addio terza prova a ridosso della prima e della seconda. Le Invalsi, in quanto
"necessarie" all'ammissione, si svolgeranno
prima dell'esame.
Che dire,
è ancora presto per capire esattamente cosa comporteranno questi cambiamenti, ma io un'idea me la sono fatta. Scrivete qui sotto cosa ne pensate.
Vi piace la strada che l'istruzione sta prendendo? 
