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Scuola e sviluppo sostenibile al Forum Terra Italia. Ecco il riassunto dell'evento

26 ottobre 2016

L'espressione cultura ambientale è stata una delle parole chiave del Forum Terra Italia, tenutosi a Bologna lunedì 24 ottobre 2016, presso il Camplus Bononia. Una mattinata densa di riflessioni durante la quale si sono alternati Gian Luca Galletti, Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, e l'arcivescovo di Bologna Monsignor Matteo Zuppi. 

Monsignor Zuppi, partendo dall'enciclica Laudato Si di Papa Francesco, ha posto l'accento sul fatto che le risorse delle quali disponiamo non sono infinite. Proprio noi, siamo l'ultima generazione in grado di fare qualcosa di concreto per l'ambiente e per farlo dobbiamo, prima di tutto, cambiare le nostre abitudini di consumo. Il tema ambientale ci tocca tutti da vicino perché ha a che fare con il problema delle disuguaglianze sociali e può riuscire a ridare dignità al capitalismo se tutti ci impegniamo a rispettare sul serio il nostro pianeta.

Il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Gian Luca Galletti ha parlato della recente introduzione nel nostro sistema giuridico della legge sugli eco-reati, che rappresenta veramente un passo storico. Se un tempo valeva la regola "Chi inquina, paga", adesso "Chi inquina, va in galera". Tutto questo per ribadire l'impegno del Governo nei confronti del tema ambiente. I problemi da risolvere sono indubbiamente molti. In primis, il fatto che buona parte della abitazioni italiane siano state costruite su corsi d'acqua. Se contro le calamità naturali non esistono rimedi, quello che si può fare è iniziare a costruire e ristrutturare seguendo le regole antisismiche.

La politica non vuole più lavorare in emergenza, ma in previdenza, modalità che è sette volte meno costosa della prima. Per combattere contro uno dei tormenti del nostro Paese, il dissesto idro-geologico, sono stati dunque stanziati 6 miliardi di euro da adoperare per opere di ristrutturazione.

Interessanti gli spunti di riflessione offerti da Giovanni Biondi, presidente dell’Indire, Ernesto Diaco, direttore dell’Ufficio Nazionale per la Scuola della CEI e Stefano Versari, direttore generale dell’Ufficio Scolastico dell’Emilia Romagna nel corso della mattinata.

Biondi si è concentrato sul ruolo della scuola come luogo nel quale formare adulti consapevoli sul mondo che li circonda, sull'ambiente in modo particolare.

Diaco ha posto il seguente interrogativo: "Forse la crisi ambientale deriva dal fatto che abbiamo il cuore vuoto?". Come possiamo riuscire a riempirlo rinunciando alle cose? La risposta è stata: con la bellezza. In particolare, ci sono tre elementi che possono aiutare a salvarci e a salvare il pianeta: la scienza, intesa come conoscenza, la fraternità tra noi esseri umani e la bellezza. Questa triade è perfettamente racchiusa all'interno di un'istituzione: la scuola, il cui compito nella formazione di cittadini attivi e coscienti è importantissimo.

Versari ha posto l'accento sull'educazione ambientale, il cui insegnamento rientra perfettamente tra i compiti della scuola, che deve anche farci capire come non essere dei disadattati nella vita.

Un momento di grande coinvolgimento è stato quello in cui il Ministro Galletti ha spiegato agli studenti in cosa consiste l'Accordo di Parigi. In sintesi, da qui al 2100 il pianeta si surriscalderà di 5 gradi. Questo innalzamento delle temperature avrà come effetto degli sconvolgimenti climatici, come la siccità o lo scioglimento dei ghiacciai. Quest'ultimo capovolgimento provocherà l'innalzamento del livello del mare, con la conseguente scomparsa di alcune isole. Cosa dovrebbero fare gli Stati del mondo? Ridurre le emissioni di CO2. Di quanto? Di una quantità che faccia sì che la temperatura da qui al 2100 cresca di soli 2° - meglio se 1,5°. L'Europa ha promesso che entro il 2030 si impegnerà per la riduzione delle emissioni nocive del 40%. Nonostante l'impegno profuso da parte di ogni singolo Paese, il risultato dell'accordo è stato fallimentare. Infatti, in base ai compromessi raggiunti, entro il 2100 la temperatura aumenterà di 2,7°, numero non ancora adeguato per la salvaguardia dell'ambiente.

L'incontro, promosso da Earth Day Italia, è stato moderato da Andrea Cangini, direttore del QN Il Resto del Carlino, con la partecipazione di Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia, che ha dato il suo contributo all'inizio e alla fine del convegno, al quale hanno assistito gli studenti di un liceo scientifico e un liceo linguistico di Bologna, partecipando attivamente e con interesse alla discussione.

Durante la manifestazione è stato conferito il premio giornalistico Reporter per la Terra ed. 2016 a giornalisti e fotografi che si sono distinti sui temi dell’ambiente nel periodo che va dall’Earth Day  2015 all’Earth Day 2016. Tra i giornalisti sono stati premiati Tommaso Tetro (Ansa) e Pietro Dommarco (Terre di Frontiera). Tra i fotografi Giada Connestari per i suoi reportge in Senegal sulla sicurezza alimentare e Francesco Zizol, a per il suo lavoro sulla tragedia dei migranti On the same boat. Premi speciali sono andati infine a Donatella Bianchi e Luca Mercalli per le trasmissioni “Linea Blu” e “Scala Mercalli”.

La cultura ambientale deve essere veicolata attraverso piccoli gesti che ognuno di noi è in grado di compiere ogni giorno, per esempio evitando gli sprechi. Solo così potremmo pian piano costruire questa cultura e comprendere il grande ruolo che l'ambiente ha per il futuro del Paese.

Al termine dell'incontro abbiamo avuto il grandissimo onore di poter intervistare il Ministro dell'Ambiente Galletti che ci ha parlato delle iniziative che assieme al Miur verranno introdotte nelle scuole per sostenere la cultura dell'ambiente. Ecco quali sono state le sue parole a proposito del progetto di formazione all'educazione ambientale che coinvolgerà tutti i docenti italiani.

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