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Torino e Padova: crolla il soffitto in altre due scuole

13 ottobre 2016

Non erano bastati i recenti episodi nelle scuole medie di Milano e Rho: questa volta è stato il turno di altre due città italiane, Torino e Padova. Crolla il soffitto di altre due scuole - sì, di nuovo - e, ancora una volta, crollano un po' anche le nostre certezze sulla possibilità di scuole sicure, nelle quali gli studenti possano imparare tranquillamente e senza rischi davvero gravi per la loro incolumità.

Il primo caso nel torinese, dove il crollo di un controsoffitto nella scuola elementare Rodari, a Nichielino, ha provocato il ferimento di una bambina di otto anni che, chissà per quanto tempo, dovrà convivere con il trauma di quello che le è successo. La bambina è stata subito trasportata in ospedale per un taglio alla testa e alcune escoriazioni, mentre due compagni sono stati, fortunatamente, solo sfiorati da alcuni calcinacci.

Nonostante il Comune di Nichielino, a detta del sindaco Giampiero Gottardo, abbia investito parecchio sulla sicurezza delle scuole, non è stato possibile impedire l'accaduto, per il quale saranno adesso valutate eventuali responsabilità.

Nessun ferito, invece, nella scuola elementare Edmondo De Amicis di Padova grazie alla prontezza e all'udito funzionante delle insegnanti. Queste ultime, infatti, hanno sentito degli scricchiolii e hanno fatto uscire i bambini dall'aula. Così, quando una parte del controsoffitto in cartongesso è crollata, la classe era completamente sgombra. L'aula è stata subito dichiarata inagibile e sono iniziate le valutazioni per dichiarare se l'edificio sia stabile o debba essere momentaneamente chiuso.

Negli ultimi tre anni si sono registrati 112 crolli e ci sono stati 18 feriti, con cedimenti di solai, tetti, controsoffitti, pezzi di intonaco. Le regioni più interessate da questi episodi sono Lombardia, Veneto, Sicilia e Toscana. Il commento conclusivo del Codacons esprime un po' l'opinione generale in merito a questa immutabile situazione:

"È l’ennesimo episodio di soffitti che crollano nelle scuole italiane, a dimostrazione dello stato di fatiscenza in cui versano gli istituti scolastici nel nostro paese. Sono anni che denunciamo il degrado delle scuole italiane, che come dimostrano i frequenti crolli di soffitti e intonaci, cadono letteralmente a pezzi, ma nessuno interviene. Una situazione che rappresenta un potenziale pericolo per studenti, insegnanti e personale scolastico. Ci chiediamo che fine abbiano fatto il Piano generale di edilizia scolastica che obbligava il ministero dell’Istruzione, a seguito di ricorso al Tar promosso dal Codacons, ad adottare precisi provvedimenti in materia, e il famoso piano sulle scuole sicure annunciato dal premier Renzi, che prevedeva 400 milioni di euro per 2.400 interventi a partire dal 2015. Intanto gli istituti scolastici continuano a perdere pezzi e speriamo non si debba arrivare, come sempre accade in Italia, ad una vera e propria tragedia per vedere finalmente ascoltate le nostre richieste in fatto di sicurezza".

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