Un altro caso di bullismo. Questa volta a Roma. Uno studente esce dalla metropolitana e viene a preso a botte da quelli che dovrebbero essere i suoi amici, ovvero i suoi compagni, ma che in realtà non sono altro che i suoi carnefici.
L'ennesimo caso che la Giannini, la quale ha partecipato al programma su Rai2 #Maipiùbullismo di Pablo Trincia, non ha potuto fare a meno di citare, esprimendo la sua solidarietà alla famiglia. La Giannini infatti, visti gli ultimi dati, si è resa conto di quanto il fenomeno del bullismo e quello del cyberbullismo stia crescendo e si stia evolvendo velocemente in tutte le scuole italiane e ha così deciso di agire.
La chiave del suo discorso tenuto nel programma su Rai2 è quella secondo cui nessuno dovrebbe essere lasciato solo. Ognuno, che sia vittima o bullo, coinvolto in questo meccanismo di violenza data e ricevuta, dev'essere aiutato. Gli insegnanti, ma in mondo particolare la famiglia, dovrebbero stare accanto a chi vive situazioni simili ed indirizzare gli studenti sulla buona strada, facendo apprezzare le diversità degli altri, che non devono essere viste come un ostacolo, ma un arricchimento per chi ci sta intorno. Queste parole sono anche quelle che ha riferito il sottosegretario della ministra Giannini, Davide Faraone, dopo che un ragazzino autistico è stato lasciato solo in classe poco tempo fa.
Bisogna saper parlare, affrontare i problemi, non tenersi la rabbia dentro e poi scoppiare riversandola sugli altri. Per chi subisce la violenza invece c'è la necessità di trovare il coraggio di denunciare. Ad ogni modo, per imparare a fare sia una cosa sia l'altra, ci servono delle guide, e noi studenti speriamo che gli adulti possano rappresentare proprio queste guide.
Ma voi cosa ne pensate? Vi sentite aiutati dagli adulti in questo senso? O vi sentite "soli" quando si tratta di bullismo? Scriveteci le vostre opinioni nei commenti qui sotto!
