Nuove polemiche sull'alternanza scuola-lavoro che da quando dovrebbe essere attiva, dai tempi del ministro Stefania Giannini e della riforma della Buona Scuola, non sta facendo altro che sollevarne.
Questa volta sono gli studenti pugliesi a lamentarsi per quella che non sembra affatto un'alternanza scuola-lavoro, ma che assomiglierebbe molto di più a un tipo di sfruttamento.
C'è chi è stato costretto a lavorare più di 12 ore senza pause o con solo 15 minuti di pausa. C'è chi ha fatto attività che non hanno niente a che vedere con il programma di studio, come pulire tavoli e bagni di bar e ristoranti. Chi studiando al liceo scientifico si è trovato a lavorare al cinema o a ordinare libri sugli scaffali. Insomma, tutti lavori che sembrano essere "di scarto" e che sarebbero più utili alle aziende che non agli studenti.
Alternanza scuola-lavoro: il parere di Valeria Fedeli
Il ministro Valeria Fedeli ha affermato che si sta lavorando su questi aspetti, anche se non è affatto facile. Si stanno cercando nuove aziende per ospitarci, si sta cercando di tirar giù una carta per i diritti dello studente-lavoratore e si sta pensando di poter far svolgere le attività dell'alternanza scuola-lavoro d'estate così che sia più facile per gli studenti trovare opportunità di lavoro, specialmente in ambito turistico, e in modo tale da non dover anche essere stressati dallo studio nello stesso periodo.
Alternanza scuola-lavoro: cosa ne pensano gli insegnanti
Gli insegnanti invece si dividono sulla questione alternanza lavoro: c'è chi pensa che abbia senso provare anche i lavori più umili per crescere e migliorarsi e c'è chi invece pensa che gli studenti dovrebbero fare solo esperienze formative nell'ambito che stanno studiando e che cercano quindi di accordarsi con le aziende perché vengano trattati di conseguenza.
Ma voi cosa ne pensate di questa faccenda? Pensate che tutto sia utile o che bisognerebbe adottare certi criteri per tutelarci? Scriveteci nei commenti qui sotto!
