Bonus 80 euro per i più bravi: come funziona in Francia e se arriverà in Italia
Diciamo le cose come stanno:
studiare e impegnarsi a scuola è un dovere di ogni studente, ed è qualcosa che ha anche a che fare con il costruirsi una strada solida verso il proprio futuro. Verissimo, ma quel
piccolo bonus in denaro che i genitori o i nonni vi elargiscono quando prendete dei buoni voti sono tutt'altro che sgraditi. Ma se a darvi un
contributo di 80 euro fosse lo Stato, come la prendereste? Incuriositi? Ecco cosa sta succedendo
in Francia, magari potrebbe accadere anche da noi...
Volete sapere invece come funziona il bonus cultura per 18enni? Ecco cosa sapere:
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Foto: Pixabay[/caption]
Bonus da 80 euro: cosa sapere e come funziona
Il Comune di
Stenay dans la Meuse, ridente paesino del Nordest della nazione che conta circa 2.800 abitanti, ha infatti deciso che dall'anno prossimo i migliori della classe usufruiranno di un incoraggiamento in denaro. La decisione è stata presa direttamente dal
sindaco Stéphane Perrin, il quale ha persino fornito una tabella dei compensi. Vediamo cosa prevede la suddetta.
L'elargizione riguarda sia gli esami di maturità che quelli dei corsi tecnici e professionali e persino la scuola media inferiore. Il voto più alto, "
très bien" in francese, tutt'altro che comune (dalle statistiche sembra che l'anno scorso solo il 7,5% sia riuscito a conseguirlo) corrisponderà a
80 euro: il punteggio, per capirci, equivale a 16/20 o più alto, in una scuola mediamente più dura di quella italiana.
Ma non finisce qui: il "
bien", molto più semplice da prendere, darà diritto a
50 euro. Naturalmente per gli alunni delle medie la ricompensa sarà minore, e ci mancherebbe altro: il "très bien" preso agli esami del ciclo delle medie varrà
30 euro, e in più nella forma di buoni validi nei negozi del piccolo borgo.
La misura, indubbiamente più facile da adottare in un centro contenuto, non fa discriminazioni e come già detto coinvolge
sia i licei che gli istituti professionali. Ci sono però dei limiti, legati strettamente a questioni burocratiche: potranno usufruire del bonus solo i residenti, quindi gli studenti locali, e non quelli che provengono da altre città. D'altro canto, però, per gli studenti di Stenay dans la Meuse che frequentano altre scuole della regione o del Belgio varranno le stesse misure.
Semplicissima anche l'operazione di incasso: basta presentarsi in Comune con certificato di residenza o nascita, il diploma con tanto di votazione finale e naturalmente le coordinate per il bonifico. Per evitare però l'effetto "prelievo al Bancomat", però, il sindaco prevede anche una
piccola cerimonia ufficiale. L'effetto desiderato, infatti, è quello di creare un'
ondata di emulazione: vedendo premiati i migliori anche i meno abili potrebbero mettersi sotto a studiare.
Non si tratta però di un'iniziativa così insolita o inedita, in Francia. Per esempio il Comune di Montrouge, piuttosto vicino a Parigi, da circa 20 anni dona - reggetevi forte - un totale di
800 euro per ogni "très bien" e 400 per i "bien": non esultate, cercando i documenti per il cambio di residenza. Si tratta di un bonus da spendere in materiale informatico o per un
viaggio studio all’estero oppure per la scuola guida. Beh, niente male ugualmente.
Anche a
Nizza gli studenti se la vedono bene con la somma di
150 euro;
Cannes invece adotta una strategia diversa e fa sì che gli studenti che hanno preso il "très bien" possano candidarsi alle borse di studio finanziata dal Comune, di un valore di
6mila euro in 2 anni. Hai capito i francesi!
E in alcuni casi sono anche le
banche a unirsi alla festa. Per esempio Axa banque e il Crédit industriel e commercial donano agli studenti che hanno aperto un conto presso di loro
dai 160 agli 80 euro a seconda del voto. Scommettiamo che se questi provvedimenti venissero presi anche in Italia diventerebbero tutti secchioni?
Bonus studenti meritevoli: esiste in Italia?
In Italia, non è previsto alle medie e alle superiori un contributo in denaro per chi supera l'Esame di Terza Media o la Maturità con un voto alto. Tuttavia, alcune università permettono ai diplomati con 100 o 100 e lode di non pagare la prima rata d'iscrizione oppure sono le singole scuole che decidono se elargire premi o fondi speciali per i suoi studenti. Che le misure francesi siano prese anche in Italia?
Intanto, anche in Italia è arrivata la proposta di seguire la legge francese sul divieto di smartphone a scuola! Scoprite qui di cosa si tratta:
Foto Copertina: Pixabay