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Ho sceso dandoti un braccio almeno un milione di scale: parafrasi e significato della poesia di Montale

6 maggio 2020

Eugenio Montale: parafrasi e signficato di Ho sceso dandoti un braccio almeno un milione di scale

Tra gli autori più studiati del quinto anno di scuola superiore c'è Eugenio Montale. Si tratta di uno degli scrittori più importanti del secondo '900 e per questo motivo rientra tra i possibili argomenti di Maturità 2020, anche in ottica esame orale. Se avete bisogno di una mano per la parafrasi e l'analisi del significato della poesia Ho sceso dandoti un braccio almeno un milione di scale siete nel posto giusto!

Montale: testo della poesia Ho sceso dandoti un braccio almeno un milione di scale

Prima di fare la parafrasi, ecco il testo della poesia di Eugenio Montale: Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. Il mio dura tuttora, nè più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede. Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perché con quattr'occhi forse si vede di più. Con te le ho scese perché sapevo che di noi due le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue.

Ho sceso dandoti un braccio almeno un milione di scale di Eugenio Montale: parafrasi e significato

Ho sceso dandoti il braccio almeno un milione di scale è una poesia scritta da Eugenio Montale intorno al 1970 e fa parte della raccolta Satura. La poesia si apre con una scena molto caratteristica: l'immagine di due amantiche hanno vissuto una vita intera «milioni di scale» insieme, tenendosi per mano. Ora che la persona amata è venuta a mancare, non si percepisce che il vuoto per ogni gradino. E, anche se hanno fatto insieme milioni di scale, ovvero hanno vissuto insieme una lunga vita, il viaggio è sembrato ugualmente breve. La vita, «il viaggio», di lui continua ad andare avanti ma ciò non avrà più la stessa importanza di prima, infatti non gli occorreranno più «le prenotazioni, le coincidenze, le trappole, gli scorni di chi crede». Nella seconda strofa il poeta fa di nuovo riferimento alla scena dei due amanti che percorrono la loro vita insieme. E si passa ad una percezione visiva. Si parla del fatto che in 4 occhi si può vedere meglio, anche grazie al fatto che il modo di vedere le cose della moglie era quello che ha permesso loro di andare avanti e guardare oltre l'apparenza delle cose. Leggi anche: (Credits immagini: Wikipedia)
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