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Femmine e violenza: un binomio sempre più comune, anche a scuola

1 dicembre 2016

Di femminicidi ne sentiamo parlare ogni giorno: alla TV puntualmente si sente parlare di qualche uomo che per una disparata ragione - gelosia, odio, amore - ha ucciso la sua compagna, la sua figlia, sua moglie. Casi di violenza che fanno star male tutte le ragazze. Ma la violenza riservata alle donne non è tutta qui ed, anzi, è tutti i giorni dietro l'angolo, soprattutto per chi usa i social network. Lo sanno bene le donne celebri, dall'ambito della moda all'ambito della politica, che ogni giorno tra i loro migliaia di follower e i cuoricini e l'ammirazione espressa tra i loro commenti  si ritrovano qualche giudizio cattivo e addirittura umiliante su un qualche loro aspetto fisico o su qualche frase da loro detta.

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Ma lo sanno bene anche le studentesse che anche se non sono celebri sono le più prese di mira tra i bulli delle classi. Gli ultimi studi sul bullismo in Italia lo riferiscono chiaro e tondo: tra gli 8,5 % degli studenti italiani ad essere bullizzati, 70% sono femmine. I modi per bullizzarle sono i più disparati: derise a scuola, escluse dai gruppi di Whatsapp, le loro immagini vengono pubblicate su Facebook e poi giù di commenti. In particolare le foto mandate ai fidanzati, quelle più intime, finiscono sui social network per vendetta, perché lo schermo fa sentire i bulli forti e senza responsabilità, perché quando cliccano quel tasto non sanno che possono andare incontro a una punizione, non dei genitori, ma di chi la legge e la esercita veramente. E quello schermo che ci condanna, sia che siamo bulli o vittime, è lo stesso che ci faceva dire le cose belle, quelle che ci hanno fanno emozionare o lo stesso che ci ha dato il coraggio di mandare quelle foto di noi in atteggiamenti intimi che mai avremmo pensato di mandare. Lo schermo quindi si rivela un'arma a doppio taglio che nel caso delle donne può essere fin troppo pericoloso. Tanto che negli ultimi anni i casi di "bullycide" (suicidio dovuto al bullismo) tinti di rosa sono stati davvero tantissimi. Quindi per evitare di diventare una vittima seguite queste semplici regole e state attente a ciò che mandate, anche se il destinatario pensate possa essere l'amore della vostra vita.

Voi siete mai state derisi/e per qualcosa che avete pubblicato? Scrivetecelo nei commenti qui sotto!

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