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Alternanza scuola-lavoro: cos'è e perchè non funziona secondo gli studenti

17 ottobre 2017

Alternanza scuola-lavoro: lo sciopero del 13 ottobre

Il 13 ottobre gli studenti sono scesi in piazza per scioperare contro l’alternanza scuola/lavoro. Le varie organizzazioni studentesche hanno infatti deciso di farsi sentire in merito ad alcuni aspetti molto controversi della Legge 107 che si occupa dell’alternanza scuola lavoro. Ora, dopo questa grande manifestazione, si cerca di tirare le fila del discorso. La polemica sull'alternanza scuola-lavoro che ha portato tantissimi ragazzi in strada per un grande sciopero e una grande manifestazione generale sta facendo venire a galla infatti tante problematiche legate al mondo dei ragazzi e della scuola che, per anni, erano state sopite. Per sapere tutto sulle motivazioni dello sciopero leggi qui: sciopero alternanza scuola lavoro

Scuola-Lavoro: la lettera del liceale che spiega cosa non funziona

Emblema di questo momento storico importante per gli studenti è la lettera del liceale pubblicata in risposta all'articolo che Dario Di Vico ha pubblicato sul Corriere della Sera: "Entrare nel mondo del lavoro e farlo da giovani, oggi, significa voler bene a se stessi. Resta però un diritto. Il diritto di sbattere la porta. La facoltà di rifiutarsi di lavare i pavimenti come esperienza formativa se il tuo sogno è quello di diventare medico. Il poter dire di «no» a qualsiasi forma di sfruttamento spacciata per formazione. Non si tratta di essere schizzinosi, o di non avere voglia di lavorare".

Cos'è l'alternanza scuola lavoro: cosa fanno gli studenti

Il punto centrale della protesta, infatti, è cosa fanno i ragazzi durante l'alternanza. Se infatti la Ministra Fedeli ha sottolineato che i giovani non devono sostituire dei lavoratori, ma apprendere mediante un'esperienza, gli studenti hanno risposto parlando di sfruttamento. I ragazzi hanno raccontato le loro esperienze di alternanza: c'è chi ha cucinato patatine, chi ha venduto scarpe e proveniva da un liceo linguistico, chi è stato messo in una stanza per settimane a fare niente. Sono soprattutto i liceali ad avere problemi: gli studenti degli istituti professionali avevano già nel programma scolastico dei tirocini nelle aziende quindi l'alternanza scuola lavoro, per loro, ha solo cambiato nome, ma era un meccanismo ben oliato. Nei licei è c'è stata un'improvvisazione generale e i ragazzi si sono trovati a lavorare persino nei call center.

Protesta alternanza scuola-lavoro: rivolta generazionale

Pare quindi evidente, anche da diverse analisi portate avanti dai giornalisti de Linkiesta, che questa protesta contro l'alternanza scuola-lavoro non sia mai stata legata a una voglia di schernire o deridere il mondo operaio, ma sia un primo passo di quella che sembra essere una protesta generazionale. Secondo Nicola Giannelli, ricercatore e docente dell'Università di Urbino, l'alternanza scuola-lavoro è di base un'ottima idea - spiega su Repubblica - ma ha troppe criticità che vanno risolte. Giannelli, insieme a Vittorio Sergi, anch'egli ricercatore e insegnante, sta svolgendo una ricerca per vedere gli effetti dell'alternanza scuola-lavoro in 15 scuole marchigiane, tra istituti tecnici e licei e le problematiche sono emerse subito. Manca infatti un piano organizzativo concreto in quanto l'alternanza non è una sola: ha tantissimi volti diversi a seconda della scuola, del numero delle imprese o degli enti pubblici che vogliono collaborare...
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