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Abbiamo chiesto al Ministro Spadafora consigli contro la discriminazione di genere

11 ottobre 2019

Di cosa parliamo:

  • Terre Des Hommes ha dato vita ad una campagna chiamata InDifesa per aiutare le ragazze vittime di reati o discriminazioni di genere. Alla sua presentazione era presente anche il ministro Spadafora.
  • La parità di genere è il Quinto Obiettivo di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030.
  • Terre Des Hommes chiede al Governo un maggiore impegno nel contrasto e nella prevenzione della violenza e delle discriminazioni di genere: «partendo dai più giovani che sono spesso dimenticati o dati per scontati in questa sfida».

Cos'è la campagna InDifesa?

Si è svolto ieri a Roma presso la Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, un incontro di Terre Des Hommes per la campagna InDifesa sulla discriminazione di genere e sui reati contro i minori. Noi di ScuolaZoo eravamo presenti e abbiamo potuto approfondire questo delicato argomento parlando anche con il Ministro alle politiche giovanili e allo sport Vincenzo Spadafora. Secondo i dati emersi, in Italia, nel 2018, ci sono state 5990 vittime di reati, soprattutto bambine e ragazze, e l'obiettivo della parità di genere sembra essere ancora molto lontano. Un terzo delle vittime ha subito reati dentro casa e, di queste, 656 hanno subito violenze sessuali. Donatella Vergari, Presidente di Terre des Hommes, ha spiegato che il contributo di Network InDifesa è già attivo, ma che bisogna lavorare insieme ancora di più. Così, per fare anche noi la nostra parte, abbiamo chiesto al Ministro Spadafora quali consigli ci poteva dare per riconoscere e combattere la discriminazione di genere. Per approfondire, qui trovate i risultati di una ricerca che avevamo pubblicato insieme a Terre Des Hommes a maggio sullo stesso tema: [caption id="attachment_348726" align="alignnone" width="439"]spadafora scuolazoo Da sx: Giovanni Di Giacomo (ScuolaZoo), Ministro Vincenzo Spadafora (al centro), Federico Martinelli (ScuolaZoo)[/caption]

La lettera del Ministro Spadafora per sconfiggere la discriminazione di genere

«È impossibile dare cinque consigli per evitare le discriminazioni di genere. Dovrebbero essere cinquantamila, o meglio ancora uno solo: care ragazze, cari ragazzi, abituatevi a considerare come discriminazione di genere qualsiasi comportamento che miri a limitare una donna nella sua libertà di essere come crede, fare ciò che ritiene, dire ciò che pensa. Qualsiasi battuta o offesa che parta dal fatto che qualcosa è sbagliato “per una donna” è discriminazione. Qualsiasi lavoro, qualsiasi sport, qualsiasi ambizione o è accessibile a tutti o diventa, automaticamente, una discriminazione per chi ne è impedito e un privilegio per chi è favorito. Non esistono cose “da uomini” e cose “da donne”. Ci sono calciatrici molto più brave di calciatori, iniziate ad abituarvi a quest’idea, perché nel futuro prossimo tutti gli sport femminili acquisiranno sempre più importanza e attenzione: presto dovrete raddoppiare le squadre nel vostro torneo di Fantacalcio! Le relazioni che andrete a costruire saranno certamente paritarie: significa dividere le responsabilità, ma anche condividere le scelte. È il fondamento di una vita ricca di soddisfazioni, nei momenti migliori, e di sostegno reale in quelli peggiori, che purtroppo capiteranno. Cosa si può desiderare di meglio se non trovare insieme la forza di superare gli ostacoli? Nell’ambito lavorativo dobbiamo arrivare a una vera concorrenza di genere: il tempo in cui gli uomini venivano favoriti nelle carriere e nelle retribuzioni sta finalmente per terminare, e faremo di tutto affinché questo accada. La sfida sarà più dura per gli uomini, ma più corretta. Quindi sarà più bella per tutte e per tutti. In bocca al lupo.» Vincenzo Spadafora
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