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Giornata mondiale contro l’Aids: dati sulla malattia, luoghi comuni da sfatare e come evitare il contagio

1 dicembre 2019

Giornata mondiale contro l’Aids 2019: dati aggiornati e info sulla malattia

Ogni 1 dicembre si celebra in tutto il mondo la Giornata per la lotta contro l’AIDS, una ricorrenza nata per informare e sensibilizzare tutti su una malattia che ha già causato oltre 35 milioni di morti e sulla quale ancora oggi circolano falsi miti e pregiudizi. Dagli anni '80 a oggi sono stati fatti progressi scientifici importantissimi per proteggere chi contrae il virus. Oggi più di 21 milioni di persone hanno accesso a delle cure che garantiscono un'aspettativa di vita paragonabile a quella di una persona sana. Ma ci sono circa 17 milioni di persone ancora bisognose di cure, tra cui 1,2 milioni di bambini. In Italia sono circa 130.000 i pazienti cronicizzati, con circa 3mila 500 nuovi casi ogni anno che interessano soprattutto i giovani tra i 25 e i 29 anni. Per evitare che questa malattia sia sottovalutata è necessario continuare a informare soprattutto i più giovani: noi abbiamo deciso di farlo con un quiz pubblicato nei giorni scorsi sul nostro canale Instagram.

Aids e HIV: tutte le risposte del nostro quiz su Instagram 

Qui di seguito trovate le risposte alle domande che vi abbiamo posto su Instagram, fornite dal Network Fast Track Cities Milano ferma l’AIDS, e molte altre informazioni utili: Che differenza c'è fra Aids e Hiv? L’HIV (Human Immunodeficiency Virus) è un virus che colpisce e indebolisce il sistema immunitario, mentre l’AIDS è uno stadio clinico avanzato dell'infezione da Hiv. I soggetti sieropositivi, ovvero coloro che hanno contratto il virus dell’HIV, non necessariamente soffrono di AIDS. Per approfondire, non perdere: Ricerca sull’Aids per la scuola: sintomi, trasmissione, differenza con l’HIV. Quali sono le forme di contagio? Il virus si trasmette attraverso: il sangue e i suoi derivati, sperma, secrezioni vaginali e latte materno. Le principali modalità di trasmissione riguardano i rapporti sessuali. Come si conosce il proprio stato sierologico, ovvero se si è HIV positivi o meno? Attraverso l’effettuazione di un test apposito. Potete farlo QUI. Come evitare il contagio? Per quanto riguarda la trasmissione dell’infezione per via ematica è necessario evitare l’uso in comune di siringhe e aghi, accertarsi che in caso di iniezioni, agopuntura, tatuaggi e piercing gli aghi utilizzati siano monouso. Va ricordato che in Italia e nei paesi europei, le trasfusioni di sangue e derivati, i trapianti di organo e l’inseminazione artificiale sono rigorosamente sottoposti a rigorosi controlli preventivi. Per evitare la trasmissione dell’infezione per via sessuale, invece, è necessario utilizzare sempre il preservativo. Quali sono i luoghi comuni da sfatare? Innanzitutto, il virus non si trasmette attraverso strette di mano, abbracci, scambio di vestiti, baci, saliva, morsi, graffi, tosse, lacrime, sudore, utilizzo degli stessi bicchieri, posate, piatti, sanitari, asciugamani e lenzuola. Non si trasmette nemmeno attraverso le punture di insetti o frequentando palestre, piscine, docce, saune e gabinetti, scuole, asili e luoghi di lavoro, ristoranti, bar, cinema e locali pubblici e mezzi di trasporto. Le relazioni affettive tra persone sierodiscordanti (una HIV+ e una no) non sono solo possibili, ma si inseriscono nella normalità delle relazioni umane, tenendo conto degli accorgimenti di cui abbiamo parlato prima. Quanti sono i casi di AIDS conclamati? L’Istituto Superiore di sanità ha appena divulgato i dati relativi alle infezioni del 2018, che ci dicono che le nuove diagnosi da infezione da HIV sono quasi tremila, mentre i casi segnalati di AIDS sono 661. Attenzione però: c’è la concreta possibilità che alcuni centri preposti all’invio dei dati siano in ritardo con le segnalazioni, il che potrebbe far crescere il numero dei casi.

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(Credit foto: Pixabay & hiv.gov)
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