Perché aprirla, come aprirla e perché non devi spaventarti
Ti sei appena diplomato e ti stai preparando a entrare nel mondo del lavoro. I sogni sono tanti: magari vuoi diventare un freelance che viaggia o forse vuoi aprire una piccola agenzia per vendere il tuo genio creativo. Bene, prima di fare qualsiasi passo, una cosa la devi sapere: la Partita IVA non è il mostro sotto il letto ma è “solo un numero” che ti permette di lavorare in modo serio e legale, senza finire nel tritacarne della burocrazia italiana. Come si fa ad aprirla? E soprattutto, vale davvero la pena farlo? In questo articolo ti guiderò alla scoperta di questo “mondo misterioso”, rispondendo a tutte le tue domande (e magari anche a quelle che non ti sei ancora posto).
Cos’è la partita IVA e perché ti serve?
Diciamo che sei uno di quelli che ha deciso di mettersi in gioco e lavorare in proprio. Che tu stia per aprire un'attività, fare il freelance o vendere le tue foto su Instagram (chi non lo fa, ormai?), ti serve assolutamente la Partita IVA. La Partita IVA è quel numero che ti consente di emettere fatture, pagare le tasse e in generale, essere riconosciuto come un lavoratore autonomo agli occhi dello Stato. Senza questo numero, legalmente non puoi fare soldi "veri" né fare attività imprenditoriale. In pratica, la Partita IVA ti permette di lavorare in modo autonomo senza essere considerato un "dipendente" di qualcun altro. È una sorta di “carta di identità fiscale” che ti permette di esistere nel mondo delle transazioni professionali. Quindi sì, se vuoi essere indipendente, ma in modo legale la Partita IVA è indispensabile.
Come aprirla?
Ok, ora passiamo alla parte pratica. Come fare ad aprire una Partita IVA? Spoiler: non è una missione impossibile, ma non aspettarti che ti basti una firma per farla partire.
1. Scegli il tipo di attività
Prima di aprire una Partita IVA, devi essere chiaro su cosa vuoi fare. Sei un freelance? Vuoi aprire una società? La scelta tra queste opzioni influenzerà tutto il resto, dalle tasse da pagare alla tipologia di inquadramento fiscale. Se lavori da solo, probabilmente ti basterà aprire una Partita IVA da lavoratore autonomo, senza bisogno di complicazioni. Se invece vuoi creare un’impresa, allora dovrai pensare a una società, come una SRL o una SNC.
2. Scegli il regime fiscale
Qui entra in gioco la parte un po' più "tricky", ma tranquillo: non è nulla di troppo complesso. A meno che tu non stia cercando di fondare un impero, probabilmente ti basterà aderire a un regime fiscale agevolato come il regime forfettario. Il regime forfettario è super easy: paghi una tassa ridotta (fino al 15%, ma con alcune agevolazioni anche più basse) e ti dimentichi di tutte le complicazioni fiscali. Se guadagni più di 65.000 euro all’anno, però, devi prepararti a entrare in una zona "non più forfettaria", dove le cose si complicano un po’. Ma non temere, la strada è ancora percorribile.
3. Registrati presso l’Agenzia delle Entrate
Dopo aver capito a cosa vuoi dedicarti e aver scelto il regime fiscale, ti tocca passare all’azione. La registrazione avviene all’Agenzia delle Entrate, che è quella che ti darà il famosissimo numero della Partita IVA. Puoi fare tutto online, ma se ti senti più a tuo agio a vedere un volto umano (o vuoi semplicemente farci un salto per "capire" come stanno le cose), puoi andare in una delle sedi dell’agenzia.
4. Iscrizione alla Gestione Separata
Se sei un lavoratore autonomo, dovrai anche iscriverti alla Gestione Separata INPS, che è l’ente che si occupa di previdenza. In pratica, qui non solo paghi le tasse, ma accumuli anche i contributi per la pensione. Non preoccuparti, puoi fare tutto online e, alla fine, sarai pronto a emettere le tue prime fatture e a fare il tuo primo guadagno!
5. Altri adempimenti? No, niente paura
Una volta che hai aperto la Partita IVA, devi tenere traccia delle tue entrate e uscite. A meno che tu non stia facendo un’attività davvero complessa (ad esempio, un'impresa con dipendenti), non ci sono troppe cose di cui preoccuparti. Ma sì, se il pensiero di dover tenere traccia di un sacco di scartoffie ti fa venire il mal di testa, considera di affidarti a un commercialista.
I pro e i contro della Partita IVA: facciamo un'analisi
Adesso che ti abbiamo spiegato un po’ i meccanismi di base della Partita IVA, è il momento di dirti qualcosa di più importante: vale davvero la pena? Beh, come per tutto nella vita, ci sono dei pro e dei contro.
PRO
- Flessibilità totale: se ti piace l'idea di lavorare quando vuoi, dove vuoi e come vuoi, la Partita IVA è perfetta. Non hai più orari di lavoro fissi, né qualcuno che ti dica come fare le cose. Sei il capo di te stesso!
- Possibilità di guadagnare tanto: quando lavori con la Partita IVA, non hai limiti sul guadagno. Puoi scegliere quanto far pagare per i tuoi servizi e, se sei bravo, potresti riuscire a guadagnare molto più di quanto avresti mai pensato in un lavoro tradizionale.
- Incentivi fiscali (regime Forfettario, non scordarlo): come dicevamo prima, il regime forfettario ti permette di pagare meno tasse e, quindi, di guadagnare di più. L'Agenzia delle Entrate ti da una mano a tenere le cose semplici, soprattutto se sei giovane e alle prime armi.
- Essere il protagonista: avere la Partita IVA ti dà un senso di indipendenza. Nessun capo, solo te e il tuo lavoro. Se hai sempre sognato di “essere il CEO della tua vita”, questo è il modo giusto.
CONTRO
- Niente Vacanze a Sconto: a differenza dei dipendenti, non hai ferie pagate. Se vuoi andare in vacanza, devi mettere in conto che non guadagni durante quel periodo. Quindi, se il tuo sogno è un mese a Bali senza doverci pensare due volte, devi fare i conti con l’idea di pianificare con anticipo e risparmiare.
- Tutte le responsabilità sulle tue spalle: la Partita IVA ti rende un piccolo imprenditore. Sei tu che gestisci tutto: dalle tasse alle scadenze. Se sbagli, sono guai. Se sei un po' disorganizzato, magari non è il caso di lanciarsi senza un po’ di preparazione o qualcuno che ti aiuti a gestire il tutto.
- Contributi previdenziali e fiscali: ti suona familiare? Beh, l'INPS vuole la sua parte. Se non paghi o se non registri tutto correttamente, potrebbero esserci delle sanzioni. Perciò, se non vuoi passare il tuo tempo a fare i conti con i numeri, meglio prendere un commercialista.
- Mancanza di stabilità: l’incertezza è un problema per chi ha la Partita IVA. I contratti a lungo termine non sono garantiti, quindi devi essere preparato a un flusso di lavoro che può oscillare. Un mese guadagni il doppio di quello che pensavi, il mese successivo magari ti va un po' peggio.
BuddyJob è qui per aiutarti (con la Partita IVA e non solo!)
In conclusione, aprire una Partita IVA può sembrare un po' spaventoso all’inizio, ma con un po’ di preparazione, può rivelarsi una delle mosse più intelligenti per dare il via alla tua carriera. Che tu voglia essere un freelance, un imprenditore o un artista con un piano, la Partita IVA è il primo passo per lavorare in modo serio, ma con la libertà che il lavoro dipendente non ti offre. Se ti senti un po’ perso o hai bisogno di un consiglio, BuddyJob è qui per aiutarti! Abbiamo tanti articoli che potrebbero fare al caso tuo. Dato l’interesse per la partita IVA magari potresti leggere anche qualcosa sul lavoro ibrido che potrebbe fare al caso tuo! Inoltre offriamo due servizi che ti possono guidare nelle tue scelte:
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