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Primo giorno di scuola 2017 nelle zone colpite dal sisma: ci sono rischi?

4 agosto 2017

Inizo scuola 2017/2018 nelle zone terremotate

Il rientro a scuola dopo le vacanze estive 2017  è sempre traumatico, ma il Primo Giorno di Scuola 2017 per gli studenti che vivono nelle zone colpite dal sisma è ancora più emotivamente difficile. Soprattutto se ci sono ancora rischi. È quanto accusa il Movimento 5 Stelle in un comunicato stampa al sottosegretario all'Istruzione, Toccafondi, che pare abbia eluso la domanda principale del M5s in merito al cosa fare laddove i plessi scolastici abbiano indici di vulnerabilità sismica bassi. Interrogazione a prima firma di Gianluca Vacca portata in Commissione Cultura. Se vuoi sapere tutto sul Primo Giorno di Scuola leggi anche: primo-giorno-scuola-2017-sisma

Terremoto, Primo Giorno di Scuola 2017: rischi nella riapertura?

Alcuni giorni fa infatti il sottosegretario al Miur, Gabriele Toccafondi,
ha risposto ad un’interrogazione parlamentare sulla riapertura delle scuole nelle zone colpite dal sisma e ha ribadito come i plessi scolastici riapriranno normalmente e in modo regolare mentre gli UU.SS.RR. stanno valutando eventuali situazioni critiche e cercando eventuali soluzioni alternative. Secondo il sottosegretario Toccafondi quindi non vi è alcun timore, ma il Movimento 5 Stelle lo accusa di irresponsabilità. Del resto a oggi non esistono indici minimi o guide di riferimento sulla sicurezza che le scuole devono avere in caso di terremoto e tutto è lasciato a discrezione del singolo.

Primo Giorno Scuola 2017 regioni terremotate: dubbi sulla sicurezza del M5S 

Il Movimento 5 Stelle sottolinea quindi che l'interrogazione sulla sicurezza del rientrare a scuola nelle zone colpite dal sisma fatta al MIUR è necessaria perchè nelle regioni colpite dal terremoto al momento della riapertura delle scuole la situazione potrebbe essere insostenibile. "E se le strutture fossero ad indice di vulnerabilità basso, chi si prenderà la responsabilità di riaprirle?" Il M5S ribadisce così la preoccupazione  e si fa portavoce della paura di alcuni dirigenti scolastici delle quattro regioni colpite dal sisma che hanno lanciato un grido di allarme denunciando una situazione tutt'altro che leggera e da risolvere in poco tempo come invece pare abbia fatto il MIUR. Ora vedremo cosa succederà a livello politico, continuando ad augurarci a livello umano che non succeda più nulla e che se le scuole vengono riaperte siano sicure al 99% perchè in ballo ci sono le vite di tanti ragazzi e bambini innocenti.
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