Inizo scuola 2017/2018 nelle zone terremotate
Il
rientro a scuola dopo le
vacanze estive 2017 è sempre traumatico, ma il
Primo Giorno di Scuola 2017 per gli studenti che vivono nelle
zone colpite dal sisma è ancora più emotivamente difficile. Soprattutto se ci sono ancora
rischi. È quanto accusa il
Movimento 5 Stelle in un comunicato stampa al
sottosegretario all'Istruzione, Toccafondi, che pare abbia eluso la domanda principale del M5s in merito al cosa fare laddove i plessi scolastici abbiano indici di vulnerabilità sismica bassi. Interrogazione a prima firma di Gianluca Vacca portata in Commissione Cultura.
Se vuoi sapere tutto sul Primo Giorno di Scuola leggi anche:
Terremoto, Primo Giorno di Scuola 2017: rischi nella riapertura?
Alcuni giorni fa infatti il
sottosegretario al Miur, Gabriele Toccafondi, ha risposto ad un’interrogazione parlamentare sulla
riapertura delle scuole nelle zone colpite dal sisma e ha ribadito come i plessi scolastici riapriranno normalmente e in modo regolare mentre gli UU.SS.RR. stanno valutando eventuali situazioni critiche e cercando eventuali soluzioni alternative.
Secondo il sottosegretario Toccafondi quindi
non vi è alcun timore, ma il
Movimento 5 Stelle lo accusa di
irresponsabilità. Del resto a oggi non esistono indici minimi o guide di riferimento sulla sicurezza che le scuole devono avere in caso di terremoto e tutto è lasciato a discrezione del singolo.
Primo Giorno Scuola 2017 regioni terremotate: dubbi sulla sicurezza del M5S
Il
Movimento 5 Stelle sottolinea quindi che l'interrogazione sulla sicurezza del
rientrare a scuola nelle zone colpite dal sisma fatta al
MIUR è necessaria perchè nelle regioni colpite dal terremoto al momento della riapertura delle scuole la situazione potrebbe essere insostenibile.
"E se le strutture fossero ad indice di vulnerabilità basso, chi si prenderà la responsabilità di riaprirle?" Il M5S ribadisce così la preoccupazione e si fa portavoce della paura di alcuni
dirigenti scolastici delle quattro regioni colpite dal sisma che hanno lanciato un grido di allarme denunciando una situazione tutt'altro che leggera e da risolvere in poco tempo come invece pare abbia fatto il
MIUR. Ora vedremo cosa succederà a livello politico, continuando ad augurarci a livello umano che non succeda più nulla e che se le scuole vengono riaperte siano sicure al 99% perchè in ballo ci sono le vite di tanti ragazzi e bambini innocenti.